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Il Messaggero

La Roma tra luci e ombre

Getty Images

A diciotto giorni dal debutto nella nuova stagione il mercato ancora non brilla

Redazione

Il Grande Dubbio di qualche giorno fa, più che legittimo, resta appeso e quindi senza risposta: non si può certo sapere se basterà Xhaka, il regista chiesto da Mourinho, per la svolta, scrivono Ugo Trani e Alessandro Angeloni su Il Messaggero.  La Roma, a diciotto giorni dal debutto nella nuova stagione (il 19 agosto l'andata della Conference League), deve ancora convincere l'Arsenal, come ha fatto da tempo con il giocatore. E chissà se ci riuscirà.  Serve un rilancio serio. Non possono essere i 2-3 milioni di bonus pensati originariamente da Pinto. Manca insomma il colpo di mercato, garantito dallo sbarco nella capitale dello Special One. La gente ha dato per scontato che sarebbero arrivati tre, quattro o addirittura cinque big. Non è andata così. E, al momento, non sono previsti investimenti di alto profilo.  Tornano d'attualità Koopmeiners dell'Az e Douglas Luiz dell'Aston Villa. Il mercato finirà il 31 agosto e Pinto avrà tempo per piazzare qualche acquisto che possa migliorare il gruppo La Roma si comporta in campo, tatticamente e caratterialmente, come vuole il suo tecnico. Che ha esaltato anche l'unità e l'amicizia. La mano di Josè si vede: c'è organizzazione e concentrazione, doti che rendono solido e al tempo stesso dinamico il sistema di gioco. La difesa è meno fragile di quanto lo sia stata con Fonseca (137 le reti prese nel suo biennio). Il collettivo, dunque, risponde almeno quanto il singolo più atteso. Zaniolo è tornato. Ogni partita lo fa crescere fisicamente: nel ritmo e nella corsa. «Habemus», quindi, l'atteggiamento giusto. Non, invece, la squadra fatta. Il regista rimane la priorità: Xhaka o chi per lui. Non è, però, sufficiente. A destra Karsdorp è solo. Reynolds fa la scuola guida. Su quel lato serve un altro titolare. La rosa è insomma incompleta. E il centrocampo, senza play, non garantisce la qualità, l'intensità e l'ordine per rendere efficace la Roma. Che davanti fa una fatica enorme nella finalizzazione. Senza nuovi, e nei reparti in cui li vorrebbe Mou, è complicato riemergere dal 7° posto. Fin qui il mercato (40 milioni con almeno 20 da versare in futuro) rispecchia la posizione in classifica dell'ultimo campionato: Pinto, magari off record, ha ammesso di essere ripartito da lì. Il salto in alto lo ha lasciato allo Special One. Senza alzare l'asticella, però.