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Il Messaggero

La Roma evita lo psicodramma

La Roma evita lo psicodramma - immagine 1

Dopo la batosta norvegese i giallorossi rischiano un altro ko. Fischi dopo 45 minuti

Redazione

Eccoli i primi fischi della stagione. Comprensibili. Il pubblico dell'Olimpico è deluso. Non finisce come all'andata, ma la prestazione è di nuovo inguardabile: 2-2, addirittura in rimonta e per due volte, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La Roma, insomma, stecca ancora e non si riabilita in Conference League dopo la vergognosa figuraccia in Norvegia. Adesso il percorso nella competizione si complica. A Mourinho non è stato sufficiente schierare per nove-undicesimi la formazione migliore. José ha inserito i quattro epurati nella lista dei convocati, dopo averli sempre esclusi da quel pomeriggio deprimente in Norvegia con la sua sconfitta più pesante della carriera. Reynold, Diawara, Villar e Mayoral sono andati in panchina e non più in castigo. La punizione è durata tre gare di campionato.

I giallorossi sparano spesso il pallone in avanti per saltare il centrocampo, rinunciando alla gestione e indirettamente favorendo la strategia di Knutsen. Più concreto, comunque, il Bodo/Glimt che fa centro all'inizio del recupero con un gran sinistro di Solbakken, doppietta nella gara in Norvegia. Fischi del pubblico già al rientro negli spogliatoi e interventi di Mourinho dopo l'intervallo. Si rivede Villar, fuori il timido Darboe e spazio a Perez, escludendo di nuovo Mkhitaryan. Adesso il trequartista è Zaniolo. L'arbitro Papapetrou si perde il rigore ad inizio ripresa: braccio di Moe su cross di Abraham. La verticalizzazione di Zaniolo per il pari: El Shaarawy riceve e piazza il destro a giro. La Roma, però, si riaddormenta. Cross di Sampsted per il colpo di testa di Bothein, anche lui 2 gol il 21 ottobre, e per il sorpasso. Ecco Shomurodov per Abraham. Mancini prende il palo, appoggiando di testa da posizione angolata. Ancora un tocco di mano in area: Koradsen. Ignorato. Riappare pure Mayoral: suo l'assist per il pari di Ibanez. Di testa, ma in posizione di fuorigioco.