La vittoria con il Verona porta ossigeno alla classifica ma non cancella di colpo i problemi: la condizione fisica, la qualità e la completezza della rosa, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Ci vuole tempo, lavoro, e Daniele De Rossi ne è consapevole. La Roma vista l'altra sera non può essere ancora una squadra a sua immagine, ma l'ex capitano intanto ha avuto coraggio a tagliare con il passato. Nessuna terapia conservativa, la parola d'ordine è stata: novità. Che non significa essere migliori, ma solo pensare calcio in un'altra maniera. Impresa non semplice. Per questo va apprezzato il coraggio. Sarebbe stato più semplice lasciare - almeno all'inizio - certe sicurezze al gruppo per poi tentare la strada del cambiamento. Daniele ha evitato la diplomazia e in campo ha messo le sue idee, che sono distanti da quelle di Mou che, non dimentichiamolo, ha portato la Roma a giocare due finali europee.
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Il Messaggero
La Roma di DDR: ecco i punti di ripartenza
Nessuna terapia conservativa, la parola d'ordine è stata: novità
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