rassegna stampa

I tifosi sognano con Friedkin: “Ora torni la Magica Roma”

"Ben venga il cambio di proprietà, ma per fare un vero salto di qualità la Roma deve cominciare a vincere trofei importanti" dicono a Testaccio

Redazione

La domanda che sorge spontanea a tutti i tifosi della Roma è: "Ma cosa cambierà con il nuovo proprietario Friedkin?". Un quesito da un milione di dollari a cui, per adesso, in pochi sanno rispondere se non mister Toyota che ha acquistato le quote del club giallorosso per 780 milioni di euro, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.

"Ben venga il cambio di proprietà, ma per fare un vero salto di qualità la Roma deve cominciare a vincere trofei importanti". È questo il commento di chi ieri mattina passeggiava per le strade di Testaccio sfogliando i giornali alla ricerca delle ultime notizie.

In molti, invece, non vedevano l'ora che il presidente Pallotta "liberasse" il club: "Siamo stati osteggio di questa persona per troppo tempo. Non abbiamo vinto nulla perché sono stati ceduti i calciatori più forti come Alisson e Salah. Finalmente le cose cambieranno".

La voglia di una rivoluzione è tanta alimentata da un passato in cui sono stati sottratti alla tifoseria due idoli come Totti e De Rossi: "Non glielo perdonerò mai. Sono stati i miei punti di riferimento fin da quando ero bambino e vederli lasciare la Roma in quel modo dopo tutte le gioie che mi hanno regalato è stato un colpo al cuore", racconta un tifoso di 33 anni.

C'è anche chi ricorda la notte magica contro il Barcellona e la semifinale di Champions con il Liverpool: "È stato il momento più bello della mia vita da tifoso. Non lo scorderò mai e dirò sempre grazie a Pallotta per quella notte all'Olimpico in cui il Barça è crollato".

Il nuovo è alle porte e sui social provano già a dare qualche consiglio al nuovo proprietario che si sta per affacciare a Trigoria: "Faccia rientrare Totti e De Rossi nella Roma, sarebbe già un ottimo inizio".

Ma decine di messaggi sono indirizzati a Pallotta per non aver reso grande il club come aveva promesso: "Finalmente un calvario durato troppi anni fatto di insuccessi e umiliazioni», «era il tipico americano che ha preso la Roma solo per farci qualche dollaro".