Partiamo da Roma-Verona, ma pensiamo all'Europa: ci saranno altre cinque partite dopo, due in casa contro Fiorentina e Milan e tre in trasferta. Inter e Atalanta sono difficilissime, a Torino andremo all'ultima, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero. Per arrivare almeno sesti o quinti servirebbero 12 punti: 4 vittorie, oppure 3 e 3 pareggi. Non è così semplice, anzi, eppure l'Europa la merita sicuramente il pubblico giallorosso, per quello che ha fatto vedere ininterrottamente all'Olimpico e anche per la passione trasmessa nell'allenamento a porte aperte a Tre Fontane. L'Europa la stramerita Claudio Ranieri, che lascerà la panchina e noi speriamo che resti nella Roma con un ruolo significativo. Purtroppo ci sono altre due componenti della Roma che citengono con un grande punto interrogativo sulla prospettiva europea: la proprietà e la squadra. Prima la proprietà, che ne ha combinati tanti di errori (alcuni difficilmente comprensibili), prima che arrivasse Ranieri a rimettere a posto. E poi la squadra, che oggi, con 16 risultati utili consecutivi, si è rimessa in corsa, ma per lunghi periodi ha sbandato, anche in alcune prestazioni individuali. Da oggi alla fine, il risultato sarà nella testa e nei piedi dei giocatori giallorossi, nella loro voglia e determinazione a finire bene. Poi si vedrà, inutile parlare del futuro con il presente ancora in ballo. Il Verona è una squadra ostica, con una difesa blindata, si tratta di aprirla e, senza Dybala, la Roma non è così micidiale. Eppure, stasera bisogna uscire con una vittoria e tre punti, per meritare il seguito. Possiamo farcela.
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Il Messaggero
I tifosi meritano un posto in Europa
La squadra, che oggi, con 16 risultati utili consecutivi, si è rimessa in corsa, ma per lunghi periodi ha sbandato, anche in alcune prestazioni individuali
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