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Guizzi, idee e tante magie. E’ Paulo a scrivere il destino

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La Roma è Dybala-dipendente e José Mourinho lo certifica. Lo Special One gli deve la vittoria a Empoli, è lui che trascina la squadra

Redazione

La Roma è Dybala-dipendente e José Mourinho lo certifica: “È fenomenale, in condizioni normali non giocherebbe nella Roma perché economicamente non abbiamo il potenziale dei super-club”. Lo Special gli deve la vittoria a Empoli, è lui che trascina la squadra, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Prima con il palo, poi con il gol e alla fine con l’assist ad Abraham: “Il pacchetto offensivo è cambiato per colpa di Paulo. È un giocatore di livello incredibile. Con Dybala la posizione di Lorenzo cambia, senza Zaniolo ancora di più perché manca la profondità. È difficile creare dinamiche collettive”. "Chiedere di più a Paulo dal punto di vista individuale non è possibile”, spiega Mourinho. La Joya ascolta a distanza col sorriso, è consapevole di essere diventato un leader in appena un mese: “Abbiamo uno degli allenatori migliori al mondo, giocatori incredibili che hanno vinto tanto e hanno esperienza. Venivamo da due sconfitte che non ci avevano aiutato, tutti avevano dei dubbi, ma è qui che si vedono le grandi squadre e i grandi giocatori”.

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Paulo ha elogi per tutti: “Il rigore sbagliato da Pellegrini? Non aveva fatto gol e gli serviva per trovare la fiducia. Poi se ci sarà un altro rigore lo vedremo in quel momento. Zaniolo? Sarebbe stato molto difficile per lui giocare stasera, ma ha dimostrato voglia di stare con noi”. Se Dybala sembra aver trovato il suo equilibro nella Roma, Abraham potrebbe aver fatto qualche passo indietro: “Quello che vediamo è buono – dice Mou -, ma può dare di più”. E Tammy gli dà ragione: “Vengo da un infortunio, non sono al top”. Infine, il riferimento di José alla rosa: “Se si fa male un difensore centrale non possiamo giocare più a tre. Abbiamo questi problemi ed è difficile pensare a lungo termine. Non abbiamo una rosa come quelle delle squadre top”.