Comincia da Lilla una nuova avventura professionale per Gerson, classe 1997. Il giovane brasiliano con la clausola del Pallone d’Oro sul contratto, è stato prestato per una somma di 5 milioni e se il Lilla lo vorrà, dovrà/potrà versare 13 milioni, coprendo così il costo dell’operazione che Sabatini fece fare alla Roma un paio di anni fa, come evidenzia Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Una promessa di cessione è da leggere come una rinuncia al talento. Un talento sicuramente per Sabatini, forse non per chi ora gestisce le cose della Roma e che forse in questo talento crede un po’ meno e magari quei 18 milioni li avrebbe risparmiati volentieri.
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Gerson, il flop di un ragazzo dipinto come un fenomeno
Il giovane centrocampista brasiliano è andato in prestito al Lille per 5 milioni con diritto di riscatto a 13
A Gerson fu regalata la maglia di Totti (ancora in attività) con il suo nome sulle spalle, e apriti cielo. Non avevamo capito niente noi e tutti quelli che si sono indignati in quel periodo. Così si fa del male al ragazzo, disse a gran voce l’ex ds giallorosso. Quel ragazzo, con Spalletti, non ha praticamente mai giocato, lo si ricorda per essere sceso in campo da titolare nella partita più importante della stagione, contro la Juventus. Lucio a Pinzolo lo definì «bellino». Insomma, si era capito subito: non era aria. Ma la domanda è una: a questi ragazzi fanno più male le legittime diffidenze di una piazza o gli elogi sperticati di chi li va a prendere a suon di milioni?
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