Chiamatelo, se volete, Friedkin style. Lentamente ma inesorabilmente Dan e Ryan iniziano a prendere confidenza con la nuova realtà romana, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
rassegna stampa
Friedkin style, lavoro e passione: il bracciale di Ryan esalta i tifosi
Mosse avvolte nella discrezione, seguendo la via tracciata dall'intervista al sito del club: "È più importante lavorare che parlare"
Il loro primo calciomercato è stato archiviato inizialmente con sufficienza e rivalutato nel giro di pochi giorni quando sono uscite le stime del bilancio chiuso a giugno (-204 milioni), adesso il prossimo step è la scelta del ds. Estromessa la dirigenza italiana dalla decisione, i Friedkin se ne stanno occupando in prima persona. Colloqui diretti e la consapevolezza di non poter sbagliare. Forse è per questo motivo che l'annuncio sta tardando. A meno che il ds non sia stato già scelto e si sta attendendo soltanto che si liberi dal club di appartenenza. In quest'ottica l'identikit è quello di Campos, che in questi giorni sta facendo di tutto per smarcarsi dal Lille. Rimangono in piedi altre piste, sempre estere: Emenalo e Rangnick su tutte.
Mosse avvolte nella discrezione, seguendo la via tracciata dall'intervista al sito del club: «È più importante lavorare che parlare». Con queste prospettive, ogni gesto - anche il più semplice - diventa particolare. Dall'esultanza (rigorosamente composta) al look. Domenica sera al gol di Veretout, stringendo il pugno destro, dalla manica della giacca di Ryan è spuntato un braccialetto giallorosso.
Una minuzia, in altri tempi, che stavolta invece non è passato inosservata al pubblico dei social network che subito ha condiviso il fermo immagine facendo diventare la foto virale. Un dettaglio che paradossalmente fotografa ancora una volta lo stile dei Friedkin. Quel pugno stretto, poi, senza lasciarsi andare a chissà quali esultanze, è la conferma di una presenza. Silenziosa ma costante.
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