Il weekend riqualifica Fonseca e ancor di più la Roma, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. I Friedkin non dimenticano quanto hanno visto contro la Lazio e lo Spezia (in Coppa Italia), ma lo scatto dei giallorossi alla fine del girone d'andata, più con il cuore di Pellegrini che con altro (tattica, tecnica, etc), tranquillizza la nuova proprietà che può concentrarsi sul futuro senza dover prendere di petto il presente. Di sicuro si riabilita l'allenatore, agli occhi di chi governa il club e della piazza. Anche dello spogliatoio. E non solo perché è rimasto in zona Champions, obiettivo principale per il bilancio. Il portoghese ha preso punti in classifica, con la società e con la squadra.
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Fonseca riprende punti
Dalle liti al successo con lo Spezia e al terzo posto. Paulo guadagna credibilità con la squadra e con la proprietà
La Roma è tornata al 3° posto. E da sola, posizione occupata fino al derby. Fonseca ha guadagnato punti su Pioli (3), Conte (2) e Gattuso (3). In scia restano comunque la Juventus (-1) e l'Atalanta (-1): sono rivali accreditate nella corsa Champions (i campioni d'Italia devono recuperare pure la partita casalinga contro il Napoli).
Fonseca ha dato una risposta inequivocabile ai Friedkin e a Pinto. In piena emergenza (10 assenti), è riuscito a vincere comunque il match, l'unica cosa che conta. E lo ha fatto escludendo Dzeko che si è ribellato e lo ha offeso davanti alla squadra dopo la partita di Coppa Italia. Se la nuova proprietà ha avuto qualche dubbio sulla capacità di gestione del gruppo, adesso sembra essere meno perplessa.
Il saldo della differenza reti (+9) è il peggiore tra le big. E nettamente. Dato da non trascurare perché conterà sul traguardo, in caso di parità negli scontri diretti (in svantaggio, con ko pesantissimi, proprio con le inseguitrici, insieme con la Juve, più accreditate: l'Atalanta, il Napoli e la Lazio).
L'allenatore ha avuto coraggio escludendo Dzeko. Ha rischiato e saltato l'ostacolo. Ce ne saranno altri da qui alla fine della stagione. Ma, intanto, la proprietà prende tempo: non c'è fretta di cambiare.
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