rassegna stampa

Florenzi, un po’ di gamba e tanta voglia. Ora l’azzurro è il suo paradiso a tempo

La paradossale situazione di Alessandro che nella Roma non gioca e in Nazionale sì

Redazione

Strano vederlo lì, tra gli undici. Petto in fuori, pure. A cantar l’inno. La maglia della Nazionale, oggi per Alessandro Florenzi, è la prima, quasi l’unica, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

Lui romano (di Vitinia), romanista, capitano della Roma, fino a prova contraria. Ale dalla deprimente sfida con la Sampdoria in poi, è sempre finito in panchina.

Ieri lui e Dzeko, quello che gli ha tolto la fascia di capitano della Roma, si sono scambiati pure un affettuoso buffetto.

Il terzino-centrocampista-attaccante della Roma, non vive l’ebbrezza di stare in campo dal primo minuto da quasi un mese. Florenzi, in azzurro, balla tra due allenatori che hanno nei suoi confronti sensazioni e opinioni diverse: Fonseca non lo vede come terzino (ieri bene in Nazionale proprio da terzino), e davanti ha il pienone e comunque soluzioni, a suo dire, più convincenti, anche in mancanza dei titolari (in difesa gli viene preferito Santon, che in estate stato sul punto di andare via); dall’altra si ritrova Mancini che, come tutti i suoi predecessori, si fida di Florenzi: da Conte a Ventura, fino appunto, all’attuale ct della Nazionale.