Ormai i sold out, da queste parti, non sono più una novità, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. La Roma in questa stagione ne ha messi in fila dieci tra campionato e coppe, Cska, Empoli, Udinese, Milan, Napoli, Inter, Sampdoria, Juve, Verona e Lazio ma non sempre l’Olimpico è stato colorato dalle 60 mila (e più) anime, visto che lo stadio non si è sempre potuto riempire al cento per cento per via della pandemia. La Roma tra oggi (staccati 64 mila biglietti, se si escludono i big match e gli addii di Totti e De Rossi, sarà la partita della Roma con più pubblico in Serie A dal 2001-02, saranno presenti allo stadio oltre 5000 famiglie), contro la Salernitana e giovedì con il Bodø avrà circa centotrentamila spettatori, se non di più. Una passione che accompagnerà la Roma (che nel pomeriggio non scenderà in campo con il lutto al braccio per la scomparsa di Emiliano Mascetti) in questo suo percorso in campionato che va a toccare inevitabilmente quello europeo. Percorso indiretto (con la Salernitana per il consolidamento del posto in Europa League) e diretto (giovedì per non abbandonare la Conference e guadagnare la semifinale, battendo il Bodø, che ormai è la bestia nera della stagione).
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Fattore Olimpico
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