Esterni e un mediano, via al rinnovamento

l segnale di per sé è già chiaro: ingaggiare Gian Piero Gasperini significa rivoluzione. Non necessariamente sul mercato, piuttosto sui metodi di lavoro e di allena-mento. Un tecnico esigente con la squadra ma anche con i vertici. Gasp - scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero - ha bisogno di una società presente che lo ascolti, che lo spalleggi con i calciatori e lo assecondi, per quanto possibile, in fase di mercato, senza trovare alibi o scappatoie. Insomma, Friedkin arruolandolo, vorrebbe dare seguito al lavoro impostato da Ranieri negli ultimi sette mesi. Non chiederà follie sul mercato perché gli sono stati illustrati nei dettagli i termini del settlement agreement che impone ai giallorossi di non fare follie nelle due prossime sessioni. Ma ci sono dei rinforzi sui quali non può prescindere, ad esempio gli esterni di centrocampo del suo 3-4-2-1 che devono saper attaccare, difendere e soprattutto crossare con estrema precisione e velocità. Andrà definita anche la composizione della difesa, perché Gasperini vuole l'assicurazione che non vengano ceduti né Svilar né Ndicka e chiede un altro centrale. Quella romanista è la seconda migliore della Serie A (35 reti subite) dopo quella del Napoli campione d'Italia (27). Merito anche di Mancini calciatore che Gian Piero ha valorizzato a Bergamo assieme a Cristante. Valorizzare i calciatori (vedi Pisilli) sarà un altro aspetto su cui il tecnico di Grugliasco dovrà lavorare con particolare attenzione.