Una risposta di carattere che non vale però tre punti. Di Francesco, ancora visibilmente provato, scrive Stefano Carina su Il Messaggero,nonostante la buona partita non abbassa la guardia: "È un peccato perché dobbiamo prendere prima gli schiaffi per rialzarci. Come ho detto ai ragazzi c’è una bella storia che racconta che quando vuoi seppellire un cavallo e gli tiri tanta terra addosso, cerchi di tirartela via pian piano per poter risalire e noi dobbiamo esser bravi a dare continuità. È chiaro che ci siamo arrivati da soli in questa situazione. Vedere questa prestazione e ripensare a quella di Firenze ti fa riflettere sugli atteggiamenti. La mia squadra mi fa rabbia perché conosce questo sistema di gioco come altri, abbiamo vinto anche senza De Rossi, ma Daniele è stato straordinario. Conosce il calcio e risalta chi gli gioca vicino".
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Di Francesco: “Questa Roma mi fa rabbia”
Il tecnico: "Dobbiamo sempre prendere uno schiaffo per rialzarci"
Una buona prestazione che però Eusebio non vuole esaltare più di tanto: "Non abbiamo fatto niente, è una risposta positiva come prestazione. I tre punti sarebbero stati fondamentali ma non avrebbero ripulito quanto accaduto a Firenze. Mi auguro che questo sia un punto di ripartenza, anche se a volte ricadiamo. Le partite si possono perdere, ma gli atteggiamenti fanno la differenza".
Sulla gara: "Quando giochi con due mediani rischi di appiattirti, mentre con un play è più facile. C’è successo anche a Firenze per sviluppare delle manovre. In alcuni momenti della partita bisogna alzare l’attenzione". Analizza poi alcune scelte: "Dzeko con Schick? Li ho aperti apposta, così non si scontravano. Patrik l’ho visto vivo, è in un momento ottimo di forma ma anche dal punto di vista dell’agonismo, della cattiveria e in questa partita ci voleva. Può fare tutti i ruoli perché sa giocare a calcio. Ma deve farlo con questa determinazione e tigna".
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