rassegna stampa

Di Francesco: “Proibito pensare già al Liverpool”

Il tecnico: "In questo momento dobbiamo essere svegli e svelti nell'interpretare al meglio la situazione"

Redazione

"Ora basta parlare dell'impresa con il Barcellona, mettiamocela alle spalle e non ricordiamola in continuazione" aveva detto Di Francesco alcuni giorni fa. Ieri il tecnico, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, ha concesso il bis: "In questo momento dobbiamo essere svegli e svelti nell'interpretare al meglio la situazione. Dobbiamo trattare le gare nello stesso modo e capire che tutte le partite sono importanti. Altrimenti se pensassi al Liverpool farei riposare tutti. Non può essere così, la squadra deve pensare al Genoa che ricordo, è un gruppo solido, bravo nel contropiede e con Ballardini ha subito pochissimi gol. È un match importantissimo e determinante, se sbagli non hai possibilità di rimediare, c'è una partita di meno. Ne rimangono sei, il margine di errore lo dobbiamo abbassare".

Il pericolo che la Roma, con la testa al doppio confronto con i Reds, possa mollare qualcosa in campionato, lo affligge. Anche perché in campionato la Roma è reduce da due punti nelle ultime tre gare con 0 gol segnati negli ultimi 180 minuti (anche se la fortuna ha voltato le spalle: 5 sono i legni colpiti). Il presidente Pallotta è stato chiaro: "Dobbiamo difendere il business per la prossima stagione, ossia finire tra le prime quattro".

Eusebio ne è consapevole. Proprio per questo non farà riposare Dzeko: "Edin è fondamentale nel nostro modo di giocare, sarà in campo". Diverso il discorso per Schick: "Nel derby non ha reso come col Barcellona ma forse sono stato un po' frettoloso nel rimetterlo subito in campo, magari non era nelle condizioni migliori. Ma è un giocatore è in grandissima crescita, prima di tutto per atteggiamento e disponibilità. Gli manca una cosa importante per un attaccante in questo momento: il gol. Una volta che si sblocca con lui ci potremo togliere grandi soddisfazioni".

Ci sarà il turnover: "Sicuramente cambierò qualche uomo, mi serve gente fresca con forze nuove per prevalere, ma non stravolgerò la formazione. Cambierò dei calciatori cercando di mantenere l'identità di squadra. Dobbiamo prepararla nel migliore dei modi, senza pensare ad altro".