rassegna stampa

De Rossi-Mandzukic, la prova tv non è applicabile ma il caso non è chiuso: vigila la Procura federale

La Procura Federale potrebbe aprire un fascicolo di deferimento qualora le parole del numero 16 venissero considerate discriminatorie: rischio sanzione pecuniaria o squalifica

Redazione

Niente prova tv per De Rossi, ma il suo insulto razzista ("Stai muto, zingaro di m....") a Mandzukic, ma a preoccupare, se pur in modo marginale, è il fascicolo di deferimento che potrebbe aprire la Procura Federale, dando vita ad un'istruttoria che, codice alla mano, può ravvisare come pena la sanzione pecuniaria e la squalifica (casi recenti puniti anche con 10 turni di stop), soltanto qualora le sue parole venissero considerate discriminatorie. Sarebbe, scrive Gianluca Lengua su "Il Messaggero", lo stesso procedimento aperto sempre per De Rossi in occasione del derby del 24 maggio 2015, quando il numero 16 ha indirizzato alla tifoseria avversaria, plateali gesti offensivi. In quel caso (e dopo sei mesi) Daniele e la società furono solo sanzionati con un ammenda di 7.500 euro.

A farne le spese come al solito sono l’immagine e il nome della Roma, sbattuta su centinaia di pagine web dall'America alla Spagna passando per l'Inghilterra e la Croazia e associata al razzismo. Tutto questo non ha fatto piacere alla società (soprattutto a Pallotta) che, per adesso, preferisce non prendere una posizione ufficiale, così come ha fatto De Rossi non rivolgendo le proprie scuse (almeno pubblicamente) al collega juventino.