Roberto Mancini avrà ammirato. Così come, più da vicino, Paulo Fonseca. Lorenzo Pellegrini accontenta tutti e oggi merita queste attenzioni, se non altro per la crescita che ha dimostrato di aver fatto nelle ultime stagioni, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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Classe e piede di velluto, il trequartista Pellegrini è già ritornato in mezzo
Al suo rientro dopo l'infortunio Lorenzo si è ripreso la Roma in un attimo
Lo guardi giocare e ti accorgi che davanti hai un calciatore di spessore.Si è ripreso la Roma in un attimo, ripiazzandosi al centro della squadra, entrando nel vivo di ogni azione spericolata.
I suoi movimenti tra le linee, le sue idee, la sua predisposizione all’assist è aiuto alla squadra. E il tutto senza somigliare per forza a qualcuno, forse questa è la sua forza, la sua differenza, il suo valore.
A chi somiglia Lorenzo Pellegrini? Boh, a Lorenzo Pellegrini. Ieri, il numero 7 è stato subito decisivo: suoi i corner del vantaggio di Smalling e della rete di Dzeko. L’uscita dal campo, al 27esimo della ripresa, è stata accompagnata dall’ovazione. La gente vuole bene a questo ragazzo romano, discreto e mai sopra le righe, umile e non sbruffone. Totti lo ha eletto a suo erede, lui ha voglia di portare avanti questa missione. Ma per non rischiare il contrario, ha bisogno di rivedere il contratto e annullare una clausola che oggi è il vero fardello sul suo futuro: solo 30 milioni. Ecco, il rischio è alto. Ma pare che sia il calciatore sia il club, al di là di chi sarà la proprietà, abbiano intenzione di venirsi incontro.
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