Che qualcosa sia cambiato nei rapporti tra la Roma e Zaniolo era evidente già alla fine della sessione di mercato invernale scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. All'epoca Pinto disse: "Non posso garantire che resterà". Il dubbio su un possibile addio estivo si era insinuato. Anche a causa dello stop al rinnovo dello scorso dicembre quando avrebbe firmato fino al 2026 a 3,5 milioni a stagione. Oggi il quadro è cambiato: pur di agevolare la cessione, la Roma riflette anche su un prestito di uno o due anni con obbligo di riscatto. Formula a cui sono interessate Juventus e Milan. Nessuna apertura per adesso alle contropartite offerte da entrambi. La prima alternativa è Berardi, pronto a lasciare il Sassuolo. Intanto Nicolò è a La Spezia e tra pochi giorni raggiungerà il figlio in Sardegna. Aspetta notizie dal suo agente e se non dovessero arrivare si presenterà il 5 luglio al raduno dove parlerà con Mourinho. D'altronde il portoghese aveva assicurato: "Vogliamo migliorarci. i giocatori forti come Zaniolo restano qui". Allora perché la necessità di venderlo? Per il bilancio. Il club è in debito e deve rientrare nei paletti del Fair Play finanziario. Un altro motivo risiede nelle prestazioni che non hanno convinto la società. Stipulare un contratto da 5/6 milioni l'anno desta dei dubbi, un'eventualità che sarà presa in considerazione solo a inizio campionato.
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Ciao Zaniolo. Mourinho, tu che ne pensi?
La Roma ha bisogno di realizzare una plusvalenza per rientrare nei paletti della UEFA, Nicolò è l'unico che può garantirla
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