Chi c’è meglio di Claudio?

Più va avanti con successo la cura di Claudio Ranieri e meglio si vedono gli errori commessi prima, dall'esonero di Mourinho in poi, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero. Primo fra tutti la valutazione dei singoli giocatori della rosa. Gli errori di mercato sono stati ovvi e ormai condivisi, ma il punto in discussione è il reale valore di tutti quelli che erano già a disposizione di De Rossi. Tra un silenzio e un'assenza della proprietà, tra un parere di Pinto, uno della Souloukou e uno di Ghisolfi, i giocatori si sono confusi e persi ad affrontare un ambiente come quello della Roma, senza il sostegno sincronizzato di tutte e tre le componenti. Poi, è arrivato Claudio e si è vista una luce di normalità e di speranza. Oggi abbiamo davanti una squadra che rende onore al pubblico che riempie l'Olimpico e anche a quello che non ha mai smesso di sostenerla in trasferta, come oggi ad Empoli su un campo che non è mai stato facile. Troveremo avversari con il coltello tra i denti e noi veniamo da una battaglia. Bisogna vincere, come e anche più che contro i baschi, perché la nostra rincorsa è ancora su due fronti. Piuttosto, anche se Ranieri evita e forse detesta questo tema, ci chiediamo: ma dove troviamo per il futuro, per un rilancio, un allenatore migliore di Claudio? Abbiamo già provato una risposta dopo l'esonero di Daniele sappiamo come è andata e poi la domanda fu quasi uguale quando si cercava un'altra punta da affiancare a Dovbyk. Ma siamo sicuri di trovare uno meglio di Shomurodov? Claudio rispose: "No, teniamo Eldor" e i fatti gli hanno dato ragione, cosi come per le cessioni (sventate, per fortuna) di Cristante, Celik, Baldanzi o Soule. Restiamo noi, la Roma, nelle mani di un baronetto inglese (sir?), ma di un imperatore romano.