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Il Messaggero

C’è De Zerbi nell’Europa di De Rossi

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Negli ottavi la sfida al Brighton: i due allenatori sono molto amici. Il bresciano: "Daniele è un grande tecnico, ama il calcio come me". Nel 2022 andarono insieme a Manchester a imparare da Guardiola
Redazione

La sfida è tanto inedita quanto affascinante: De Zerbi e il suo calcio del futuro contro De Rossi e la sua nuova era in giallorosso, scrive Alberto Dalla Palma su Il Messaggero. Intrigante il confronto creato dal sorteggio di Nyon per gli ottavi di Europa League: Roma-Brighton il 7 marzo all'Olimpico alle 18.45, matematicamente soldout, e il ritorno in Inghilterra il 14 alle 21 per la sentenza definitiva. Una sola sconfitta, contro i greci in casa, poi quattro vittorie, un pareggio e il primo posto che ha consentito a De Zerbi di evitare i playoff e di conquistare il ruolo di testa di serie. De Zerbi contro De Rossi nel segno di... Pep Guardiola, ex giallorosso proprio con Daniele e adesso punto di riferimento di qualsiasi giovane allenatore che voglia imparare il mestiere. Nell'agosto del 2022 proprio Roberto e il tecnico della Roma andarono a Manchester a studiare il City e i metodi di Pep, irripetibili per chiunque ma sempre stimolanti per fare il salto di qualità. Incontro testimoniato da una foto al ristorante pubblicata sui social: meno di due anni dopo, ecco il curioso gioco del destino provocato dall'urna di Nyon. Roma-Brighton è forse l'ottavo meno pronosticabile ma più attraente dell'Europa League. "Siamo amici noi due e sono amiche le nostre figlie, sapevo che sarebbe diventato un grande allenatore perché ama il calcio come me" ha aggiunto De Zerbi riconoscendo al suo collega la capacità di entrare in sintonia con i giocatori. Arrivato in Premier quasi per caso, al posto di Potter che si era svincolato per andare al Chelsea, De Zerbi, costretto a lasciare l'Ucraina, ha conquistato l'Inghilterra con il gioco e la personalità, nonostante qualche pesante ribaltone. Roma e Brighton con lo stesso 4-3-3 a specchio: Dybala e Lukaku contro Joao Pedro e il giovane Ferguson, diciannovenne capace di segnare 6 gol in sole 12 partite da titolare (su 23 presenze complessive) in Premier. Da non sottovalutare quanta importanza abbiano i risultati delle italiane in Europa: nel ranking Uefa il nostro calcio, pieno di debiti ma spesso ricco di spirito e di idee, è in testa davanti alla Germania e proprio all'Inghilterra, che però cercherà di organizzare la rimonta con le vittorie del City e del Liverpool: in ballo ci sono cinque posti per la nuova Champions a 36 squadre.

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