Claudio Ranieri, nell’intervista a Il Messaggero è stato chiaro e onesto: si sente al centro del progetto ma vuole contare. Restare sì certo, senza essere il parafulmine di nessuno. Non decidere, ma almeno avere un’influenza, un ascendente sulla proprietà, dalla scelta dell’allenatore a quelle di mercato, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Un po’ tutto dovrà essere nelle sue mani e in quelle di Ghisolfi, con il quale sta portando avanti un lavoro tra l’attualità e il futuro. Che non è solo il derby, domenica, ore 20,45, partita da vincere se si vuole sperare ancora in un piazzamento Champions. C’è tanto da fare e siamo solo all’inizio. Il futuro è, ad esempio, il nome del tecnico, sul quale invece è stato (giustamente e volutamente) meno chiaro con noi. Non ha fatto il nome, ma ha specificato che sarà "un buon allenatore". Quindi non più un top, come abbiamo creduto per mesi e come più volte ipotizzato. Un buon allenatore, tra quelli usciti più volte, c’è Stefano Pioli (che non ha mai smentito la sua candidatura), oppure si può ipotizzare anche un tecnico straniero come Edin Terzić (accostato alla Roma dopo l’esonero di Daniele De Rossi), o un altro uscito nelle ultime ore, Patrick Vieira, che sta facendo bene al Genoa. Lui, straniero che ha giocato e allena in Italia, è nel giro (come Francesco Farioli) del connazionale ds Ghisolfi e ha il procuratore di Gourna Douath, arrivato alla Roma in gennaio dal Salisburgo. Una grossa scommessa, Vieira, per una piazza come questa, ma si incastra con l’identikit disegnato dal tecnico di Testaccio. Cioè, uno che si adatterebbe più facilmente di un Allegri a quel ridimensionamento figlio delle regole del settlement agreement con la Uefa; e anche a quel suo «la Roma ha bisogno di ritocchi non di una rivoluzione», denunciato nella medesima intervista. Alla lista dobbiamo aggiungere Vincenzo Montella, che a Roma tornerebbe volentieri, e forse sarebbe più gradito di Vieira.
Forzaroma.info![]()

I migliori video scelti dal nostro canale

il messaggero
Carica Ranieri. Le strategie oltre il derby
C’è tanto da fare e siamo solo all’inizio. Il futuro è, ad esempio, il nome del tecnico
© RIPRODUZIONE RISERVATA