Non c’è tempo da perdere. In campionato, dove alle porte c’è la sfida con la Juventus, e sul mercato. I cinque giorni che mancano alla chiusura della sessione estiva sono quanto mai convulsi a Trigoria, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Ieri Pinto si è chiuso nel suo ufficio alle ore 9 per uscirne poco dopo le 18.
Il Messaggero
Camara con vista Trigoria
Una full-immersion nella quale sono stati (quasi) definiti gli ultimi dettagli del trasferimento di Felix alla Cremonese (dovrebbe svolgere le visite mediche nel pomeriggio), propedeutico poi all’arrivo di Belotti nella Capitale. Ma la giornata ha visto un’accelerazione anche sul versante centrocampista.
La Roma sta scandagliando diversi profili, potendo però offrire soltanto la formula tanto cara al calcio italiano: prestito con diritto di riscatto. E questo sta frenando (per ora) l’operatività sui tre principali obiettivi emersi dal lavoro dello scouting giallorosso: Camara (Olympiacos), il preferito, Soumaré (Leicester) e Tameze (Verona).
Tre calciatori per i quali i rispettivi club di appartenenza hanno chiesto rispettivamente 12, 20 e 13 milioni. La Roma, invece, è propensa (oltre ad abbassare il prezzo) ad offrire un prestito oneroso ma non l’obbligo richiesto dalle società.
Camara, venuto a conoscenza dell’interesse di Mourinho, ha dato priorità ai giallorossi ma Pinto deve in qualche modo avvicinarsi alla valutazione dell’Olympiacos che ieri ha preferito non rischiarlo (è reduce da un infortunio muscolare e non fa parte della lista Uefa) contro l’Apoel, lasciandolo in tribuna.
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