"Chiudere è la decisione più facile, si può fare in un attimo. Anch'io potevo riunire il board e dire: signori, archiviamo il campionato. Ma, come sostengo dal 12 marzo, questo coronavirus darà lavoro a tanti avvocati. Si rischiano una valanga di ricorsi da parte di chi si sentirà danneggiato" dice Zibì Boniek intervistato da Romolo Buffoni su Il Messaggero.
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Boniek: “Se non giochiamo adesso rischiamo di poterlo fare solo tra due anni”
L'ex attaccante giallorosso: "Il coronavirus darà lavoro a tanti avvocati. Si rischiano una valanga di ricorsi da parte di chi si sentirà danneggiato"
Non pensa sia una tutela per la salute dei giocatori chiamati a giocare ogni tre giorni e con il caldo?
"Per me atleti sono anche un po’ gladiatori no? Hanno fisici e resistenze diverse da un avvocato, un dottore o un impiegato. Giocare anche in condizioni estreme: questo è il loro mestiere".
Si può tornare in campo?
Se non proviamo a convivere con il virus adesso, tornando in campo poi in autunno chi dice che sarà possibile? Gli scienziati sostengono che ci sarà un nuovo picco. Prima impariamo a giocare con questa nuova realtà e meglio è. Oppure ci diamo appuntamento tra due anni, quando speriamo che avranno trovato un vaccino.
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