La Fiorentina non si è spezzata, ma ha piegato il dolore. Dal 4 marzo, quando Davide Astori è volato in cielo, scrive Tenerani su Il Messaggero, i viola hanno vinto per quattro volte consecutive, cinque se ci mettiamo dentro anche l’ultima partita del capitano viola. Un’energia particolare è sbocciata nel branco viola: «Giochiamo in dodici». Questo ha raccontato Marco Benassi in un intervista al quotidiano di via del Tritone.
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Benassi: “La Viola gioca sempre in dodici. Astori è ancora qui insieme a noi”
Il centrocampista "Al primo allenamento Badelj ha preso la parola dicendoci che avremmo dovuto andare avanti al meglio per Davide e infatti tutto ciò si è verificato"
"Dopo la disgrazia ci siamo guardati negli occhi: davanti a noi c’erano due strade. Buttarsi giù oppure reagire. Al primo allenamento Badelj ha preso la parola dicendoci che avremmo dovuto andare avanti al meglio per Davide e infatti tutto ciò si è verificato. Abbiamo fatto una gran fatica e la stiamo facendo ancora. Il dolore è grande, ma da lassù qualcuno ci aiuta".
E nello spogliatoio il quotidiano?
"L’armadietto di Davide è accanto al mio: tutto è rimasto uguale, c’è la sua foto, il suo sorriso è con noi. Il testimone di leader è passato a Badelj e Pezzella, sono i più carismatici, tirano il gruppo".
E ora la Roma…
"Partita difficilissima, non ci sono dubbi, ma noi arriviamo da 5 trionfi consecutivi e vogliamo fare un bel risultato. Cercheremo di essere aggressivi. I giallorossi sono una grandissima squadra, con qualche punto debole come tutti…Ho una predilezione per Dzeko perché è uno che fa sempre la differenza".
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