Una società per l'intermediazione di calciatori svuotata e portata al fallimento, con un buco da cinque milioni. Per Alessandro Moggi, 46 anni, figlio del più famoso Lucianone, ex dirigente sportivo e manager calcistico, e l'agente di calciatori Francesco Zavaglia, 72 anni, si profila a piazzale Clodio, il processo con l'accusa di bancarotta fraudolenta per distrazione di fondi societari, come riporta Il Messaggero.
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Bancarotta, a giudizio Moggi junior
Con lui a processo per distrazione di fondi societari anche Zavaglia e un prestanome
Secondo il pm Stefano Fava, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio, i due procuratori sportivi, veri dominus della società Football Management, con una serie di manovre economiche avrebbero creato un buco di bilancio precisamente di 5milioni e 3mila euro. Oltre a Moggi junior e al primo procuratore di Francesco Totti, è stato disposto il processo anche per Vito D. B., un settantasettenne romano che si sarebbe prestato a svolgere il ruolo di amministratore formale su decisione dei due top manager.
L'uomo, definito dall'accusa, "prestanome chiusista", sarebbe stato da loro nominato "allo scopo di far ricadere su costui responsabilità proprie".
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