Il gol, la corsa verso la Sud vuota e l'abbraccio di gruppo a cui poi si è unito Fonseca. È il lieto fine di Roma-Spezia, partita decisa da una rete allo scadere di Lorenzo Pellegrini che ha fatto saltare in piedi i pochi presenti all'Olimpico, tra cui Edin Dzeko reduce da una forte discussione (e contusione) con il tecnico portoghese. Tanta gioia anche negli occhi di Ryan Friedkin, scrive Gianluca Lengua sul Messaggero, rimasto in tribuna fino all'ultimo per applaudire il centrocampista.
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Assist, gol e abbracci per Lorenzo: “Noi una famiglia, si risolve tutto”
Il centrocampista ha scacciato i fantasmi di una settimana difficile con il gol vittoria contro lo Spezia allo scadere
Pellegrini si è dimostrato un vero capitano. Ieri Lorenzo ha onorato quella fascia che un tempo era indossata da due simboli che per la Roma hanno lottato, ha stretto i denti e ha dato la sua disponibilità a giocare per tutti i 90 minuti. Fonseca ringrazia, perché potrà preparare la partita contro il Verona di domenica prossima con serenità.
Analizzando la partita, però, con i tre gol subiti dallo Spezia la Roma arriva a quota 32 reti incassate, troppe considerando che molte di queste sono dovute a errori individuali: "Secondo me sono errori di squadra, io sono il primo a sbagliare. La Roma è trattata come una squadra ultima in classifica ma non è così".
E sa da una parte Fonseca rispedisce al mittente le domande su Dzeko, dall'altra Pellegrini prova a fare da paciere: "Gli screzi si risolveranno, ne sono sicuro".
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