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Il Messaggero

Arriva il Mounager

Getty Images

Dal mercato alla comunicazione, è già la Roma del portoghese. Ma ora serve un salto di qualità

Redazione

A volte tornano. Dopo Totti, ecco Mourinho. Entrambi Special: Francesco come calciatore mentre José da tecnico. Caratteri diversi, scrive Stefano Carina su Il Messaggero, ma la stessa capacità di attrarre. Per tutta la carriera, l'ex Capitano giallorosso si è affiancato alla dirigenza, provando a convincere il giocatore di turno ad accettare il trasferimento a Roma. Mourinho è appena arrivato. Anzi, deve ancora insediarsi ed essere presentato ma è già sulla buona strada. La telefonata a Donnarumma, quella a Zaniolo, l'altra a Mkhitaryan per convincerlo a restare, senza contare lo spiffero proveniente da Torino di una conversazione interessata tra vecchi amici con Ronaldo. Tutto già ruota attorno a Mou. L'esempio lampante è Xhaka. La domanda nel ritiro della nazionale svizzera a Bad Ragaz è sull'interesse del club giallorosso. La risposta, dopo i convenevoli di rito (che durano lo spazio di tre parole: "Orgoglioso dell'attenzione"), vira immediatamente sulla possibilità di essere allenato da Mourinho. Inevitabile? Probabile. Il portoghese si avvia a recitare all'interno del mondo Roma diversi ruoli: tecnico, psicologo, operatore di mercato, stella polare per il marketing e la comunicazione. In una parola: manager. Sarà lui a dirigere, gli altri si adegueranno. José è un cannibale. Fagocita tutto e tutti. E se le cose non vanno come crede, non fatica ad esternarlo: "Non potremo competere sul mercato con le big della Premier", il commento prima dell'ultima sessione al Tottenham. Chiaro e lineare.