Ancelotti dice no all’Italia. Non si fida di quanto sta accadendo attualmente in via Allegri, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La Federcalcio, rappresentata dal commissario Fabbricini e dal suo vice Costacurta, entro qualche mese potrebbe avere un presidente che non è in sintonia con l’attuale vertice. Così Carletto si troverebbe a lavorare con chi non lo ha scelto. E Sibilia, ad esempio, contesta l’ingresso del figlio Davide nello staff.
rassegna stampa
Ancelotti ha deciso e dice no all’Italia
La principale alternativa è Mancini che tra qualche settimana lascerà lo Zenit. Fabbricini, però, tiene in corsa anche Ranieri
Ieri c'è stata una telefonata di Ancelotti all’amico Costacurta per permettere alla Federcalcio di individuare subito l’alternativa: la principale è Mancini che tra qualche settimana lascerà lo Zenit. Fabbricini, però, tiene in corsa anche Ranieri.
L’ingaggio pesa sulla decisione di Carletto: la Figc gli avrebbe garantito, nell’accordo quadriennale, circa 4 milioni netti all’anno (più di 1 garantito dallo sponsor tecnico della Nazionale), anche se il M5S ha già fatto capire di essere pronto a mettersi di traverso. Ancelotti ne avrebbe voluti 5 (al Bayern Monaco, da esonerato, ne prende ancora 8: il contratto scade a luglio).Ma lo stipendio passa in secondo piano: lunedì l’allenatore non ha affrontato la questione nel colloquio con Malagò che ha preceduto quello con Fabbricini e Costacurta. È la spaccatura dentro il Palazzo ad averlo allontanato dalla Nazionale. Ancelotti ha proposte dalla Russia, tra queste anche lo Zenit del rivale Mancini, e dalla Premier. Se Mourinho dovesse andare al Psg, c’è lo United.
© RIPRODUZIONE RISERVATA