Zeman: «Aspetto ancora il vero De Rossi»

(Leggo - F.Balzani) - «Ancora devo vedere il vero De Rossi perché non si è integrato con la squadra». La picconata di Zeman arriva nel Tg1 delle 20.

Bersaglio? Ancora una volta il centrocampista che sabato rientrerà dalla squalifica di 3 turni rimediata nel derby. «Lui è importante, ma nelle ultime partite non ha reso da De Rossi per problemi di affiatamento con la squadra - ha aggiunto il boemo - Non so il perché, meglio non fare ipotesi. Sicuramente è stato disturbato dalle voci di mercato anche se ho i miei dubbi sul fatto che lo vogliano 10 squadre. A me nessuno l’ha chiesto e spero resti a gennaio, anche se dipende dalla sua voglia».

Il rapporto tra Zeman e Capitan Futuro non è stato mai idilliaco (De Rossi avrebbe voluto Montella in panchina) ma si è incrinato ulteriormente dopo la sconfitta con la Juve, quando il centrocampista smentì il tecnico e la sua voglia di scudetto («Qui è un miracolo se arriviamo terzi»). Zeman non smentisce:«Ci sono rimasto male, ma ormai fa parte del passato». Il futuro prossimo, invece, dice che arriva la Fiorentina, ma De Rossi (in ballottaggio con Bradley come dimostra la partitella di ieri) non è affatto sicuro di giocare: «Si sta impegnando molto, ma non è detto che giochi. Ho tutta la settimana per valutare e sono contento di averlo a disposizione».

Non sarà a disposizione probabilmente Pjanic, fermato ieri da un risentimento al tendine d’Achille della gamba sinistra. Zeman è contento della sua Roma: «Lo sono sin dal ritiro, poi è normale che si può sbagliare e perdere, ma a parte Pescara ultimamente abbiamo fatto molto bene. Io cambiato? Non credo ma in certe situazioni bisogna anche guardare l’avversario. Cambiato è l’ambiente Roma, ora ci sono più polemiche strumentali». Poi una carezza a Totti «Mi ha dato soddisfazioni 13 anni fa e me le sta dando ancora». Una a Montella: «Mi piace perché gioca all’attacco». E un sogno: «Uno stadio senza polizia». Infine una battuta sulla Juve: «A Conte dico ben tornato. Bianconeri penalizzati? Le squalifiche si danno per penalizzare, non per premiare».