(Il Romanista - V.Vercilio) «Un’emozione unica», quella vissuta martedì sera da Alessio Romagnoli. Un sogno finalmente diventato realtà. L’esordio all’Olimpico, accolto dal calore dei suoi tifosi, seguito da parole d’elogio da un tecnico che in lui ha sempre creduto.
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Romagnoli, buonissima la prima
(Il Romanista – V.Vercilio) «Un’emozione unica», quella vissuta martedì sera da Alessio Romagnoli. Un sogno finalmente diventato realtà. L’esordio all’Olimpico, accolto dal calore dei suoi tifosi, seguito da parole d’elogio da...
E che in Coppa Italia, contro l’Atalanta, ha voluto puntare su di lui. «Ha mezzi importanti, per me è andato molto bene, sono convinto che farà strada». Le parole di Zdenek Zeman a fine partita racchiudono l’orgoglio per una promessa vinta già alla prima, ma soprattutto il giusto compenso a una prestazione notevole del difensore giallorosso. Buona la prima, per il giocatore classe 1995: Romagnoli è il più piccolo del gruppo, ma sul terreno di gioco non si vede.
A soli 17 anni è già un gioiello, sia in campo sia fuori: «Devo ringraziare tanto i miei compagni, in particolare Nicolas Burdisso. È stata una grandissima emozione questo esordio, lo dedico a famiglia e amici. Sto rubando con gli occhi da tutti, da Burdisso per le indicazioni sulla posizione in campo, da Castan per la gestione della palla».
Con mentori come Burdisso e Castan, le qualità che già possiede non possono far altro che crescere esponenzialmente. Di Alessio si è innamorato dapprima Walter Sabatini, che lo ha consegnato immediatamente a Zeman, al quale non è affatto dispiaciuto, anzi. «Il mister mi ha detto solamente di stare tranquillo, e giocare come so giocare». E così ha fatto: ci ha messo fisico, velocità, grinta. Rarissime le sbavature, nessun varco lasciato aperto agli avversari. Poi grande senso della posizione, tanta tecnica, un elegante mancino più una personalità spiccata, che gli permette di essere già in grado di guidare la difesa. Il tutto a soli 17 anni.
Qualità importanti, tanto da ricevere persino i complimenti di capitan Francesco Totti, il primo tifoso di ogni suo compagno di squadra: «Di solito preferisco parlare del collettivo, ma stavolta ci tengo a complimentarmi con lui. È stato molto bravo e sempre lucido». Tra Totti e Romagnoli c’è una storia giallorossa in mezzo. Ora Alessio gioca insieme a Francesco, "il vecchio e il bambino". Prima uno idolo dell’altro, ora colleghi.
Ma non è solo la Roma dei grandi ad aver notato le enormi potenzialità di Romagnoli, anzi. Alberto De Rossi l’ha voluto con sé in Primavera sotto età, rubandolo a mister Tovalieri. Perché a Trigoria chiunque lo vedeva all’opera ne restava impressionato. L’esordio in Primavera risale al derby di andata dello scorso anno. Esattamente come avvenne per Aquilani nel 2000, per la cronaca. Romagnoli è stato il migliore nella difesa della Roma quel giorno e, una settimana dopo, ha pure segnato nel derby con gli Allievi Nazionali. Ma ora è tempo di serie A, praticamente un altro sport. Ma di certo Alessio potrà giocarsela. Diventerà maggiorenne tra un mese. E con l’ormai titolarissimo Marquinhos, con cui è nata anche una bella amicizia, formerebbe la coppia di centrali più giovane d’Italia. «Sarebbe bellissimo se ci schierasse insieme. Ma va benissimo anche così». Per il momento, benvenuto nel calcio dei grandi.
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