(La Gazzetta dello Sport - M. Cecchini) - Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così di chi non c’era a Genova, Alexander Donieber Marangon— al secolo calcistico semplicemente Doni — ha scoperto Vicenzo Montella e si è ripreso la Roma.
rassegna stampa roma
Volo Doni «Con Montella la vera Roma. È un grande!»
(La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) – Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così di chi non c’era a Genova, Alexander Donieber Marangon— al secolo calcistico semplicemente Doni — ha scoperto Vicenzo...
Genova come punto di svolta per il portiere giallorosso, visto che quella sconfitta — che portò alle dimissioni di Claudio Ranieri sancì la promozione dell’Aeroplanino ed il contemporaneo ritorno da titolare del brasiliano. Predestinato Inutile dire che Doni col nuovo allenatore ha un feeling di vecchia data, nato ovviamente negli anni in cui Montella era «solo» il suo compagno di squadra. Logico, però, che nessuno si attendeva che Vincenzo bruciasse le tappe «Il nostro traguardo è il quarto posto» . In vista dei viola, oggi giornata fotocopia di domani: brunch e lavoro a mezzogiorno così in fretta. «Sinceramente non mi aspettavo che lui potesse fare così bene fin da subito— dice il brasiliano ai microfoni di Sky —. Sin da giocatore si capiva che avrebbe potuto fare l’allenatore, Vincenzo è bravo, intelligente e sta facendo molto bene» .
Obiettivo Champions Neppure all’Aeroplanino, però, poteva riuscire il miracolo di mantenere la Roma in Champions. Per questo l’obiettivo prioritario, anche in vista del prossimo arrivo della nuova proprietà statunitense. è quello di agganciare il quarto posto. «Lavoriamo per questo — dice il portiere —.Ci alleniamo tutto il giorno ancora di più sul campo per la parte fisica e tecnica e parliamo anche tanto per la parte psicologica. Con Montella abbiamo fatto un grande salto sotto tutti i punti di vista» .
La scalata Che il rapporto col nuovo allenatore sia migliore rispetto a quello con Ranieri si capisce subito. Non a caso dopo il mercato— constatata l’impossibilità di andar via— Doni ha cominciato la stagione addirittura da terzo portiere, complici le ultime ruggini dell’intervento al ginocchio subito nella prima metà del 2009. La risalita, quindi, è cominciata parecchio da dietro, e con l’handicap di un rapporto poco sereno col connazionale Julio Sergio.
Fotocopia Asorpasso completato, però, il livello di guardia resta alto. Comprensibile: c’è la Fiorentina di Gilardino e Mutu che incombe ed è meglio non distrarsi. «È una partita molto difficile— conclude il brasiliano —. Per raggiungere il successo dovremo giocare come nel derby: tranquilli e motivati, pensando che questa può essere una vittoria importante per raggiungere il nostro obiettivo» . Obiettivo da raggiungere anche attraverso la cura dei particolari. Oggi, ad esempio, Montella ha previsto per i giocatori una colazione-pranzo proprio come domani, visto che il match contro la Fiorentina si giocherà alle 12.30. L’allenamento, ovvio, si svolgerà allo stesso orario del match. Le grandi imprese, in fondo, a volte cominciano con i particolari.
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