rassegna stampa roma

Tutto il bar in piedi ai gol della Roma

(Corriere dello Sport-R.Zanni) Posti solo in piedi. Ore 2,45 del pomeriggio, Hanover Street, il po­meriggio comincia male con quel gol dell’Inter. Ma al “Caffe dello Sport” i tifosi romanisti hanno fiducia, per l’og­gi e...

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Zanni) Posti solo in piedi. Ore 2,45 del pomeriggio, Hanover Street, il po­meriggio comincia male con quel gol dell'Inter. Ma al “Caffe dello Sport” i tifosi romanisti hanno fiducia, per l'og­gi e soprattutto per il domani.

Come in un vero covo italiano del tifo, anche qui la domenica è del calcio. Arrivano uno dietro l'altro, gli ultimi si devono ac­contentare di un po­sto vicino al bancone del bar. Si parla in in­glese, ma non è diffi­cile nemmeno sentire qualche imprecazio­ne in italiano. Una birra, tricolore ovvia­mente, poi il menù, per la pizza si può scegliere tra la “Maldini” e la “Buf­fon”, l'insalata invece si chiama “Tol­do”. Meglio un panino? La scelta è tra “Inzaghi”, “Zambrotta”, “Zanetti” e “Nesta”, ma il numero uno è il san­dwich “Totti”, il più venduto, tacchino, mozzarella, insalata, pomodori con un po' di olio extra vergine di oliva. E al­la fine un bell'espresso, sì proprio quello vero. Ma non si fa nemmeno in tempo a ordinarlo che arriva il gol del­la Roma. DICONO DI LUI - « Ecco la Magica » si sente dire dal fondo della saletta. Ma anche con il pareggio la comuni­tà romanista di Hano­ver Street guarda avanti. E tra una chiacchiera e l'altra salta fuori anche un testimone. Si dice che Mr Thomas DiBenedetto non si faccia mai vede­re? « Verissimo, io ho avuto la possibi­lità di incontrarlo un paio di volte, questione di lavoro, è una persona molto semplice, ma allo stesso tempo l'esatto contrario di quello che negli Stati Uniti si definisce “show off ”, cioè quella persona che vuole apparire sempre. No, Mr DiBenedetto non è co­sì, probabilmente anche perchè fa par­te dell'alta finanza ». Il raro testimone ci chiede per favore di non scrivere il suo nome, ci spiega solo che organiz­za convegni e almeno in un paio di questi c'era anche quello che presto potrebbe diventare il nuovo patron della Roma. « Non lo sapevo che vole­va acquistare la società giallorossa ­continua -l'ho imparato per caso. L'al­tro giorno un mio nipote che vive in Italia mi ha mandato una email, con una sua foto presa proprio dal Corrie­re dello Sport, chiedendomi se lo cono­scevo. Di nome non me lo ricordavo, ma il volto sì, Mr DiBenedetto fa par­te dell'altissima finanza, questo ve lo posso dire tranquillamente. Non è un imprenditore, è uno che investe, uno di quei businessman che acquistano per valorizzare. Ci sono tanti casi, compri per poco, ma sai già che nel giro di qualche anno quello stesso prodotto avrà quintuplicato il suo valore». TRA BOSTON E NEW YORK- C'è chi dice che Thomas DiBenedetto risieda a Winchester, una della zone esclusive di Boston, ad appena una quindicina di chilometri dal centro della città. Intan­to l'Inter ha segnato ancora... «Potevamo farne quattro di gol noi e invece ne abbiamo preso un altro» commenta un altro tifoso giallorosso sbattendo un pugno sul tavolo. Però la conversazione su Mr DiBenedetto continua. «Qui non l'abbiamo mai vi­sto- aggiunge un altro tifoso -Se par­la italiano? Se lo fa sarà solo un “dia­letto scassato”, come sono abituati gli italo-americani qui». Intanto per la Roma le cose vanno di male in peggio, ma solo a San Siro... «Se Mr DiBene­detto comprerà la società- continuano i tifosi giallorossi di Hanover Street -è perchè ci crede fermamente. Questi sono uomini d'affari, vogliono guada­gnarci e sicuramente nella Roma ha visto qualche cosa di importante». E alla domanda se Mr DiBenedetto si fa­rà vedere a Boston, la risposta è dop­pia: «Qui o forse New York, più proba­bile la seconda ipotesi, là c'è l'alta fi­nanza, là si fanno i grandi affari, an­che se poi la sede delle società è qui». Tanto più che tra Boston e New York c'è solo poco più di un'ora di aereo.