(repubblica.it – M. Pinci)Totti e Ranieri siglano la tregua. Una tregua senza vincitori, che più che ricucire serve a tamponare la situazione sempre meno limpida in casa Roma
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Tregua Totti-Ranieri. Ma la Roma resta nel caos
(repubblica.it – M. Pinci) Totti e Ranieri siglano la tregua. Una tregua senza vincitori, che più che ricucire serve a tamponare la situazione sempre meno limpida in casa Roma
A Trigoria, oggi, doveva essere il giorno delle risposte. Quelle che aspettava Francesco Totti dopo l'ingresso in campo in pieno recupero a Genova, da tecnico e società. Quelle che voleva la Roma, dallo stesso Totti e da Ranieri: a entrambi il club ha voluto mandare un messaggio chiaro.VERTICE - "Viene prima la Roma". Questo il concetto ripetuto a chiare lettere oggi a Trigoria dai dirigenti romanisti e da Rosella Sensi. Il confronto a tre, tra la presidente, Totti e Ranieri non c'è stato. Rosella è arrivata in mattinata a Trigoria, dove ha incontrato Vito Scala per parlare dell'amarezza di Totti, che ha chiesto risposte chiare alla Roma. Nel frattempo, alcuni dirigenti hanno parlato con Ranieri, mentre la Sensi si è fermata anche con Mexes per affrontare questioni legate al rinnovo (gli è stato chiesto quando sarebbe arrivato in Italia il suo agente Jouanneaux). Nel primo pomeriggio, quando la dottoressa aveva ormai lasciato il centro tecnico dove la squadra tornava ad allenarsi dopo un giorno libero, l'occasione giusta per chiudere la questione. I dirigenti Montali e Pradè hanno convocato Totti e Ranieri. Un colloquio divenuto indispensabile dopo Genova, gara chiusa con il capitano in campo soltanto per gli ultimi 185 secondi e furibondo con l'allenatore. Per questo, gli uomini operativi della società hanno iniziato proprio da Francesco: concetti chiari, per far capire che al capitano non mancherà mai l'appoggio del club. Ma soprattutto, che ognuno è responsabile del presente e del futuro della squadra: "Chi gioca nella Roma deve essere consapevole che, per essere qui, è indispensabile adattarsi alla realtà di una grandissima squadra dove può capitare di restare fuori", hanno spiegato. Dopo Totti, è toccato a Ranieri ascoltare le parole dei dirigenti, che hanno ribadito come la squadra abbia assoluto bisogno di "ripristinare la normalità". Entrambi, capitano e tecnico, sono stati messi di fronte alle responsabilità che hanno all'interno del gruppo, di cui occupano le due posizioni più in vista. Ma per far filtrare chiaramente il messaggio, i dirigenti hanno preferito ribadire i concetti espressi anche al resto della squadra: "Basta casi per ogni attaccante che non gioca". CHIAREZZA SUL FUTURO - Dopo la presa di posizione, anche dura, da parte della Roma, è stato il momento dei chiarimenti tra Totti e Ranieri. Il capitano ha chiesto al tecnico le ragioni dell'ingresso in quel momento della partita, l'allenatore ha ribadito che sperava in un colpo capace di ribaltare il match, ha sottolineato come per alcuni motivi sia stato impossibile effettuare il cambio prima a causa dell'ostruzionismo dei giocatori della Samp e che non si era reso conto che la partita fosse praticamente finita. Alla fine, la stretta di mano a chiudere, almeno ufficialmente, i dissapori. Ma non è finita qui. Perché Totti, che ha accettato senza entusiasmo la "pace", a questo punto della sua carriera, vuole veder chiaro per quel che riguarda il futuro della società. Già da tempo l'entourage del capitano della Roma è al lavoro per stringere contatti con i potenziali acquirenti del club. Una mossa per cercare di capire quale futuro attende il numero dieci. Totti è legato alla Roma con un contratto fino al 2014. Con la Sensi, però, vanta anche una promessa per un futuro da dirigente. La Roma, nel momento dell'ultimo rinnovo, a dicembre di un anno fa, si è impegnata "a garantire a Francesco Totti la permanenza nell'ambito dell'Area tecnico-sportiva al termine della propria attività agonistica". Una garanzia che il capitano vuole capire se potrà essere messa in discussione dal passaggio di consegne. Chi comprerà la Roma potrà contare anche sull'immagine di Totti (non sui suoi diritti). Non fosse gradita, il capitano vorrebbe saperlo prima. In modo da poter pensare serenamente al proprio futuro.Quello che resta, sono le macerie di uno spogliatoio che ha perso l'unità che lo caratterizzava lo scorso anno. E la richiesta di "normalità" da parte dei vertici societari non è casuale: i leader storici della squadra non vedono da tempo di buon occhio alcune pratiche di allenamento e l'atteggiamento imposto dal tecnico alla squadra. L'aria di Trigoria è diventata malsana per molti, e lo stesso Totti, partendo per Genova, non ha fatto che sottolinearlo. In più, la Roma in vendita genera un vuoto al vertice del club che si respira anche nei corridoi del centro tecnico aumentando le incertezze sul futuro. Anche per questo, molti dei campioni giallorossi hanno iniziato a cercare di capire cosa li attende. Risposte, però, latitano.
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