(Corriere dello Sport - P.Torri) Fa strano, inutile nasconderlo, alle vigilie delle partite della Roma, che da qualche mese a questa parte, ci si domandi: ma Totti gioca?.
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Totti c'è, De Rossi forse
(Corriere dello Sport – P.Torri) Fa strano, inutile nasconderlo, alle vigilie delle partite della Roma, che da qualche mese a questa parte, ci si domandi: ma Totti gioca?.
Del resto la realtà di questi ultimi mesi, compresi gli ultimi della passata stagione, è questa. Pure il capitano deve attendere, per sapere se potrà mettersi la fascia al braccio. Stavolta, contro il Catania, giocherà, almeno così garantiscono, con convinzione non proprio esagerata, le voci di dentro di Trigoria. Con Adriano lasciato a casa, il ballottaggio sarebbe con Mirko Vucinic per il quale, al contrario, ci sarebbe garantita una maglia da titolare domenica prossima, ore dodici e trenta, a Marassi con la Sampdoria nell’ultimo impegno del girone d’andata. Oggi come oggi, del resto, i due intoccabili sembrano essere Jeremy Menez in quel ruolo di trequartista libero di svariare per tutto il campo e Marco Borriello attaccante con caratteristiche che non ha nessun altro nella rosa giallorossa e che, dalla sua, ha pure il conforto dei numeri, undici gol, tutto compreso. MEMORIA -Fa strano lo stesso, però, che qui stiamo parlando del giocatore più importante e forte della storia giallorossa, trequartista, prima e seconda punta, che il prossimo 28 marzo festeggerà i diciotto anni in campo con la maglia della Roma, una sorta di seconda maggiore età dove non basterebbero le candeline da mettere sulla torta se fossero riferite ai gol segnati per la squadra giallorossa. E’ vero, la carta d’identità dice 34 anni compiuti. E’ vero, il recente passato ha visto Totti alle prese con interventichirurgici e infortuni. E’ vero, nella rosa di Ranieri ci sono, in attesa di Adriano, almeno quattro attaccanti che reclamano a ragione un posto. E’ vero tutto quello che volete voi, ma per il capitano tutto questo non è facile da metabolizzare. Definirlo amareggiato in questo periodo, è la fotografia di uno stato d’animo non idilliaco. Uno stato d’animo a cui ha contribuito anche sentire, da parte di un certo numero di tifosi, parole non più d’amore nei confronti di Totti, quasi come se la memoria in questa città fosse stata cancellata da un colpo di spugna. Roba da non crederci. INTERROGATIVI -I dubbi in attacco, peraltro, non sono gli unici che Claudio Ranieri dovrà scegliere per la formazione che manderà in campo oggi pomeriggio con il Catania. In difesa ci sono tre centrali tra cui scegliere, anche se in questo reparto sembra che il dubbio sia minimo, visto che tutti indicano in Mexes- Juan l’accoppiata titolare anche perché in questo momento Nicolas Burdisso non è considerato al top della condizione. Molto più complessi e variegati sono invece i dubbi per il centrocampo. Dove, nonostante la perdurante assenza di Pizarro, ci sono sei giocatori per tre maglie: De Rossi, Simplicio, Perrotta, Brighi, Greco e l’appena recuperato Taddei. Non ci fosse stata l’influenza, su De Rossi non ci sarebbero stati dubbi, probabilmente con Fabio Simplicio e Perrotta ai suoi fianchi. Così, invece, con la possibilità di lasciar fuori comunque il biondo di Ostia, non è neppure da escludere che Ranieri voglia sorprendere inserendo Brighi come centrale basso e Simplicio eGreco intermedi.
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