Adriano ancora nei guai, la Roma pensa all 'addio

Non bastava una birra. Ritiro della patente e un'accusa di guida in stato di ebbrezza: questo il "bottino" dell'ultima notte di Adriano a Rio.

Sono bastati tre giomi in Brasile, al centravanti, per far pentire i dirigenti romanisti di avergli concesso di tornare a casa dopo l'operazione alla spalla. Aveva chiesto di partire per riposare in famiglia e tarsi togliere il malocchio. Ma la sfortuna, stavolta, l'ha cercata da solo. Dopo essere stato fermato dalle forze dell'ordine tra martedì e mercoledì in Avenida Senna, a Barra da Tijuca, alla guida della sua Porsche Cayenne, Adriano - apparso in evidente stato di ebbrezza - ha rifiutato dli sottoporsi al test dell'etilometro.

Come essere colpevoli,in Brasile e non solo: automatico il sequestro della patente, che potra essere sospesa per un anno o ritirata, e la multa da 957 reais, circa 420 euro. Solo 24 ore prima il giocatore era stato sorpreso a bere birra in una "churrascaria": espisodi in serie che spingono la Roma a pesare l'idea di un addio. Una clausola sul contratto da 5 milioni lordi all' anno, sottoscritto dall' ''Imperatore'', consente al club di stracciare il patto unilateraImente in casi, come gli ultimi, di comportamento poco professionale. Ipotesi più che probabile, anche se a Trigoria, dove c'e il timore di non essere di fronte all'ultima puntata della saga, prendono tempo in vista del ritorno del giocatore, atteso per il 23: "Aspettiamo di vederlo, poi valuteremo».

Per la rottura spingerebbe anche Unicredit. Che, in queste ore, lavora alla chiusura della cessione della Rorna ("C'e molta positività", ammette l'a.d.Ghizzoni) al gruppo di DiBenedetto. Dagli Usa stanno definendo i documeriti richiesti dalla banca con la disclosure della cordata (in entrata due nuovi soci). Se, come sembra, verranno inviati oggi, via libera immediato alla fase di trattativa esclusiva. Da chiudere in tempi brevi.