(Il Messaggero) Lo Shakhtar Donetsk è una miniera di record. I numeri che accompagnano la formazione di Mircea Lucescu sono da urlo. La squadra ucraina, domani avversaria della Roma in Champions, è un treno: una Freccia arancione che viaggia a alta velocità tanto sui binari nazionali quanto sulle linee europee.
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Shakhtar, la Regina di Ucraina
(Il Messaggero) Lo Shakhtar Donetsk è una miniera di record. I numeri che accompagnano la formazione di Mircea Lucescu sono da urlo. La squadra ucraina, domani avversaria della Roma in Champions, è un treno: una Freccia arancione che viaggia a...
Lo Shakhtar domina la Premier League ucraina con 55 punti, frutto di 18 vittorie, un pareggio e una sconfitta. E il vantaggio nei confronti della Dinamo Kiev, seconda, è di 12 lunghezze. Ma non solo. La formazione di Lucescu detiene sia il miglior attacco che la difesa meno battuta del torneo; ha raggiunto le semifinali della coppa ucraina; a luglio aveva conquistato la Supercoppa, soverchiando (7-1) il Tavriya, mentre a maggio si era laureata campione d’Ucraina per la quinta volta nella storia. Un trionfo cui non sono estranee, come detto, cifre da brividi. La Freccia arancione è reduce da 13 successi di fila, coppe comprese; ha collezionato 28 vittorie nelle 31 gare stagionali; ha perso solo due delle 40 sfide giocate di recente in tutte le competizioni; e, limitatamente al campionato, ha raccolto 34 successi nelle ultime 37 partite. La Roma domani sarà ricevuta alla “Donbass Arena”, lo stadio di Donetsk costruito in vista degli Europei del 2012 spendendo 300 milioni di euro. Lo Shakhtar è uno schiacciasassi in casa: vince da 18 partite consecutive, coppe incluse, e nelle ultime 15 gare ha subìto soltanto tre gol. Il dato che dà la misura della veemenza interna degli ucraini è un altro, però: la squadra di Lucescu non perde in casa da 53 gare; vale a dire dal 22 ottobre 2008, quando lo Sporting Lisbona ha espugnato lo “Stadio Shakhtar”, vincendo per 1-0. Sono trascorsi, a oggi, 866 giorni. Lo Shakhtar Donetsk è ormai un caposaldo del calcio europeo.
E i meriti sono del presidente Rinat Akhmetov e del tecnico Mircea Lucescu. Il primo, 44 anni, è il 148esimo uomo più ricco del mondo, secondo la rivista “Forbes”, in virtù di un patrimonio stimato in 5,2 miliardi di dollari. Akhmetov, parlamentare ucraino, è il proprietario della “System Capital Management”, una società che fattura 8 miliardi di dollari all’anno. E’ il presidente dello Shakhtar dal 1996, e, nel 2004, si è affidato a Lucescu, classe ‘45, per rilanciare il club: l’ex tecnico dell’Inter ha conquistato, a Donetsk, 4 campionati, una coppa nazionale, una supercoppa e una Coppa Uefa. Una squadra avvezza al successo, dunque, dato che nella rosa attuale sono presenti ancora 14 calciatori che nel 2009 hanno trionfato in Europa. La stagione in corso racconta di una formazione che è stata capace di battere l’Arsenal nella fase a gruppi della Champions, raggiungendo gli “ottavi” per la prima volta in 11 partecipazioni, oltre tutto qualificandosi come prima, avendo ottenuto 5 vittorie in 6 gare. In Europa, la squadra ha incassato 8 gol, realizzandone 15 – 11 dei quali con giocatori brasiliani e perlopiù nelle riprese –. Il capocannoniere è Luiz Adriano, autore di 4 reti. Una curiosità, infine: lo Shakhtar ha sia commesso (122) che subìto (118) il maggior numero di falli durante la competizione. E, non per caso, ha rimediato 17 ammonizioni.
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