rassegna stampa roma

Senza una proprietà non esiste una società

(Il Messaggero – P.Liguori) – Tutti contro tutti. Apparentemente. Ma è proprio così? I tifosi giudicano “indegni” i giocatori giallorossi.

Redazione

(Il Messaggero - P.Liguori) - Tutti contro tutti. Apparentemente. Ma è proprio così? I tifosi giudicano “indegni” i giocatori giallorossi.

E perché mai? Hanno fato piuttosto qualcosa in più di quanto si era visto sabato contro il Napoli. Ci sono stati due brutti episodi, il primo e il terzo gol ed un bellissimo gol dello Shakhtar in piena confusione romanista. C’è tanto, troppo nervosismo, questo sì, ma dall’inizio dell’anno. Gli episodi più incredibili hanno coinvolto giocatori affidabili come Juan e Riise, che non hanno problemi di contratto, né di pressioni dalla piazza. C’è confusione e perdita di concentrazione. I giocatori contro Ranieri? Così si costruisce a tavolino la polveriera dello spogliatoio. Ranieri ha perso la bussola? Ma andiamo, naviga senza punti di riferimento da quando è arrivato. Ha avuto buoni risultati da una squadra che giocava a memoria. Poi, la memoria è finita. La confusione, cari amici, viene da lontano: senza una proprietà non esiste una società, soprattutto di calcio, dove denaro ed ambizioni sono montagne che vanno ancorate dal peso di chi ha vero potere. Non vuole essere una predica, soltanto un punto di possibile condivisione della realtà, perché abbiamo assolutamente bisogno di fermare la discesa e ricominciare a salire almeno verso la zona Champions. Non ci possiamo permettere di perdere valore adesso, altrimenti sarà carneficina di ingaggi e di qualità. E con molte ragioni. Chi parla di cambiare tutto adesso, di giocatori logori, di monumenti da lasciarsi alle spalle, è un pazzo o un incosciente. Chi ha il cuore giallorosso chiede 6 punti tra Genova e Bologna e mette da parte la maglia di lana per la trasferta in Ucraina . Finchè non arrivano gli americani e scoprono le carte le chiacchiere stanno a zero. Meglio poche parole: forza Roma. Per la maglia, l’orgoglio dei giocatori, la passione dei dirigenti e di Ranieri, che sta affrontando la bufera con onore.