rassegna stampa roma

Sarà Tommasi il presidente dell’Aic dopo Campana

(Gazzetta dello Sport – M.Galdi) Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete vorrebbe arrivare alla firma, ma il contratto collettivo è ancora lontano da questo atto. Oggi in un albergo di Fiumicino l’ennesimo incontro, ma gli scogli...

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Galdi) Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete vorrebbe arrivare alla firma, ma il contratto collettivo è ancora lontano da questo atto. Oggi in un albergo di Fiumicino l’ennesimo incontro, ma gli scogli da superare sono ancora tanti: innanzitutto il regolamento sui collegi arbitrali è ancora in alto mare.

L’Aic vorrebbe che si riunissero a Roma come «procedimento irrituale» che restino, cioè, arbitrato per evitare che si finisca davanti alla giustizia ordinaria come auspicato dalla Lega di A. «Ma ci sono anche tanti altri piccoli punti da chiarire» si lasciano scappare gli addetti ai lavori e per questo la firma è ancora lontana.

Mancano i firmatari Eppoi, come già successo ieri per il Tnas (erano opposte Lega di A e Lega Pro) sarà assente il presidente Maurizio Beretta impegnato a Milano. Per questo mancherà anche il presidente dell’Aic Sergio Campana, ma lui sembra ormai in uscita e l’assemblea elettiva dell’Aic prevista per il 2 o il 9 maggio dovrebbe sancirne la successione.

Corsa a due All’assemblea i calciatori dovrebbero arrivare con due candidati alla presidenza: l’attuale vicepresidente Leonardo Grosso e Damiano Tommasi. E sarebbe proprio quest'ultimo a raccogliere il maggior numero dei consensi tra i calciatori di tutte le categorie. Dopo circa 40 anni di Campana, l’Aic starebbe facendo le prove per un rinnovamento totale. Ottimo il lavoro di Grosso che manterrebbe la vicepresidenza e soprattutto la presidenza dell’associazione internazionale, ma in Italia si punta ad aria nuova. Demetrio Albertini — da molti indicato come l’erede naturale di Campana— avrebbe fatto un passo indietro anche se ufficialmente dichiara: «Stiamo ancora facendo le verifiche al nostro interno» . In realtà lui manterrebbe la vicepresidenza federale e soprattutto la guida del Club Italia nel quale sta facendo molto e bene. Buono anche il lavoro che, insieme ad Arrigo Sacchi, sta facendo per il rilancio dei vivai.

Accordi Proprio da questo sta nascendo la nuova Aic. Il contratto è un passo di questo progetto: partito dal grande lavoro di Grosso ai fianchi della controparte, per arrivare alla mediazione di Albertini per far fare il passo avanti alla trattativa quando si era arrivati allo stallo. Oggi Albertini non ci sarà, segue a Carpi l’Under18, e Leo Grosso avrà il compito e il giusto merito di portare in dirittura d’arrivo un contratto complicato.