(Leggo - F.Balzani) -«Appena ripreso fiato dopo l’esultanza siamo rimasti senza parole, era proprio Sandrino ». Neanche al Bar Chiosco di via Sarsina a Vitinia, ribattezzata ormai Florenzi Town, credevano ai loro occhi. È il minuto 25 di Roma-Genoa, ritorno da titolare in campionato per il centrocampista dopo tre panchine. Il pallone calciato con violenza da Totti rimbalza sulla barriera, schizza in area e Florenzi non ci pensa un attimo, si gira e di rovesciata manda il pallone sul secondo palo. Un gol da prima pagina per un ragazzo che le copertine le conquista poco.
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“Sandrino, campione acqua e sapone”
(Leggo – F.Balzani) – «Appena ripreso fiato dopo l’esultanza siamo rimasti senza parole, era proprio Sandrino ». Neanche al Bar Chiosco di via Sarsina a Vitinia, ribattezzata ormai Florenzi Town, credevano ai loro occhi.
Sarà perché non ha tatuaggi, né la cresta o perché nella vita preferisce inseguire il pallone piuttosto che essere inseguito dai paparazzi. Florenzi, che a Trigoria da tempo hanno ribattezzato Frodo (il personaggio del Signore degli Anelli reso celebre al cinema dall’attore Elijah Wood), è l’esaltazione della bellezza della semplicità. In campo e fuori. Mai una polemica, mai una battuta fuori luogo, mai un’espulsione. Solo tanto sudore e sacrificio. Da qui nasce la meraviglia contro il Genoa che lo incorona goleador della Roma (5 reti come Benatia) e lo lancia dritto verso il Mondiale. Lui che dopo appena un anno e mezzo di Serie A in nazionale maggiore ha già collezionato 8 convocazioni, 4 partite e 1 gol.
«È rimasto sempre lo stesso, gira ancora con una Lancia Y abbozzata e quando lo fermano per una foto non si rifiuta mai. Questo è il segreto del suo successo. Al Mondiale uno come lui deve andarci di corsa», dicono gli amici del Bar di Vitinia, periferia sud-ovest della capitale. Spostandoci a nord verso il Quartaccio, zona popolare di Primavalle in cui vive Ilenia (fidanzata storica), la sostanza non cambia. «Non si dà mai le arie, ha un carattere straordinario», giurano i residenti di Via Andersen. Lo sa bene anche Garcia.
Il tecnico francese a dicembre lo ha risparmiato per un paio di gare dal 1’ («Faceva bene, non ero al top», ha ammesso Florenzi), ma lo ha impiegato in tutte e 20 le partite disputate fin qui dalla Roma. Un primato assoluto, ma non una novità per Frodo. Anche la scorsa stagione, infatti, fu il giocatore più utilizzato da Zeman. E ora che ha ritrovato la forma Garcia difficilmente lo toglierà dal tridente dei sogni. Nei 5 precedenti con Florenzi, Totti e Gervinho, infatti, la Roma ha sempre stravinto senza subire gol: 3-0 al Verona, 2-0 alla Lazio, 5-0 al Bologna, 0-3 all’Inter e 4-0 al Genoa. Serve altro?
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