(Leggo - F.Balzani) La Roma perde quota, ma non atterra. Il pareggio di Firenze infatti allontana i giallorossi dalla zona Champions (ora a 6 punti), ma consegna a Montella il quinto risultato utile di fila.
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Roma, un punto di ripresa
(Leggo – F.Balzani) La Roma perde quota, ma non atterra. Il pareggio di Firenze infatti allontana i giallorossi dalla zona Champions (ora a 6 punti), ma consegna a Montella il quinto risultato utile di fila.
Un record per un allenatore al debutto sulla panchina giallorossa. Il punticino raccolto a Firenze ha il nome e il volto di Francesco Totti autore di due gol (i primi al Franchi) e di una reazione maiuscola che ha permesso alla Roma di rimontare due volte lo svantaggio viola firmato da Mutu e Gamberini. Ma per il resto c’è poco da salvare. La difesa è tornata è ballare e solo la traversa (due volte) ha salvato Doni da una nuova goleada. Anche il centrocampo non ha convinto, complice la scarsa condizione di Pizarro (dolorante alla schiena). «Nel primo tempo non abbiamo giocato bene - ammette Montella -, colpa anche del forte vento. Non siamo riusciti a fraseggiare a centrocampo e in difesa abbiamo permesso troppo. Nella ripresa invece siamo andati meglio e nel finale mi è piaciuto molto l’atteggiamento dei ragazzi che hanno corso e cercato la vittoria a tutti i costi». Una nota positiva in effetti arriva proprio dalla tenuta fisica della squadra che nelle ultime tre partite di campionato ha segnato 4 gol su 6 proprio nella ripresa (un’inversione di tendenza rispetto alla Roma di Ranieri, costantemente rimontata).
«Corriamo meglio. Prima si correva in maniera disordinata senza un filo logico», ha ammesso Perrotta. Dello stesso pensiero è De Rossi che non abbandona i sogni Champions: «Ci crediamo eccome. Montella ha portato una ventata di freschezza e i risultati si vedono. L’esclusione dalla nazionale? Spero duri solo una giornata». Diametralmente opposte le considerazioni fatte da Menez. Il francese ha attaccato duramente Montella e ha fatto capire che a fine stagione andrà via: «Sono rimasto molto sorpreso dalla scelta di Montella di rispedirmi in panchina. Ho parlato con lui ma ho sentito che il suo discorso non era sincero, che non corrispondeva alla realtà. A questo punto non escludo di andarmene a giugno». Parole che non sono piaciute al dg Montali: «Voglio sentirgli dire queste cose dal vivo. Ha ancora un anno di contratto, difficilmente lo faremo andare via. L’arrivo di DiBenedetto? E’ l’unica cosa certa».
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