rassegna stampa roma

Roma, si riparte da Totti e Burdisso

(Corriere della Sera-L.Valdiserri) I tifosi probabilmente lo vorrebbero, soprattutto dopo la sconfitta di sabato contro il Palermo, i gol sbagliati a porta vuota, una difesa che ha subito 47 gol in 33 partite e due sconfitte casalinghe consecutive...

Redazione

(Corriere della Sera-L.Valdiserri) I tifosi probabilmente lo vorrebbero, soprattutto dopo la sconfitta di sabato contro il Palermo, i gol sbagliati a porta vuota, una difesa che ha subito 47 gol in 33 partite e due sconfitte casalinghe consecutive che hanno affossato i sogni di arrivare almeno al questo posto.

Però non è realistico pensare di mandare via 20 giocatori su 25 in rosa e ripartire da zero o quasi. Il mercato della Roma, così, dovrà essere una specie di salto mortale carpiato e senza rete di protezione: bisogna ringiovanire la squadra, abbassare il monte ingaggi, mandare via gli inutili e gli scontenti, trovare giovani talenti affamati e che possibilmente costino poco. Un miracolo. Questa è la situazione.

PORTIERI -Con tre (Doni, Julio Sergio e Lobont) non se fa uno. Julio Sergio è quello con più mercato in uscita, a Doni potrebbe essere data anche la lista gratuita, Lobont può restare come dodicesimo. Piace Buffon e a Buffon piace la Roma. Però, per ammortizzare l’altissimo ingaggio, deve venire a costo zero. Intriga Diego Lopez del Villarreal, ma ha contratto lungo (2014).

DIFENSORI -Mexes perduto a parametro zero è stato un suicidio finanziario. Burdisso non ha ripetuto la stagione scorsa, ma contratto e carisma ne fanno un punto fermo per il futuro. Juan è tentato dal Brasile, ma è difficile pensare a una Roma che perde due dei suoi tre centrali. Le fasce sono da rifare. Rientrerà Crescenzi dal prestito a Crotone, sa giocare a destra e sinistra, come rincalzo non c'è di meglio in giro. E poi, che bello!, tornerà Cicinho dal prestito al Villarreal dove, da gennaio, ha giocato 64 minuti. Obiettivi: Kjaer, soprattutto se il Wolfsburg dovesse retrocedere, e il brasiliano Rafael Toloy, del Goias, classe 1990, che Walter Sabatini (nuovo direttore sportivo) voleva portare già a Palermo.

CENTROCAMPISTI -Detto che Taddei ha, incomprensibilmente, il contratto più lungo di tutti (2014), è il reparto che preoccupa più di tutti. Non ci sono più certezze nemmeno con gli ex intoccabili Pizarro e De Rossi. Il cileno non ha risolto i problemi al ginocchio (condrite), il nazionale è amareggiato dalle troppe critiche e tentato di andare altrove (Real in testa). L’impressione è che, se fosse lui a dire «voglio andarmene» , gli sarebbe dato il via libera. C’è un accordo in scadenza 2012 e la scelta deve essere definitiva: tenerlo «a vita» con un contrattone oppure monetizzare e buttarsi su un giovane (Sandro del Tottenham o Lucas del Liverpool). Mancano gli esterni: Isla dell’Udinese è già inserito benissimo nel calcio italiano, ma Pozzo chiede sempre tanti soldi. E poi: come vuole giocare il nuovo allenatore? Se piace il trequartista, il nome per far sognare i tifosi è Javier Pastore. A costo di spendere un botto per lui.

ATTACCANTI -Solo Totti è sicuro di restare. Vucinic vuole andarsene e sbagliare un gol a porta vuota sembra un segnale. Menez pure, tanto più che ha contratto in scadenza nel 2012. Borriello è da riscattare obbligatoriamente, ma non è più convinto della bontà della sua scelta romana. Può essere riscattato e poi venduto? Non è da escludere, ma se lui è d’accordo. Le cessioni faranno il budget per gli acquisti. Piace Abel Hernandez, killer della Roma sabato scorso.

STAFF TECNICO -Montella ha perso le ultime due in casa e, con esse, il 90%delle chance di restare. L’obiettivo unico era Villas Boas, ma ha preso tempo e sogna la Premier League. È il punto interrogativo più grosso. Baldini e Sabatini ci stanno lavorando. Tra un anno potrebbero liberarsi grossi nomi (Guardiola, Wenger, Capello), ma l’emergenza è adesso. Ancelotti? Non sembra l’uomo per rifondare con i giovani, ma chissà.