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Roma, Ranieri alle corde

(Leggo – F.Balzani) «Ranieri, ora basta!». Tifosi, giocatori e futuri proprietari: tutti uniti da un solo slogan che ieri è rimbalzato dentro e fuori le mura del bunker di Trigoria. «Giochiamo male», hanno ribadito i senatori dello...

Redazione

(Leggo - F.Balzani) «Ranieri, ora basta!». Tifosi, giocatori e futuri proprietari: tutti uniti da un solo slogan che ieri è rimbalzato dentro e fuori le mura del bunker di Trigoria. «Giochiamo male», hanno ribadito i senatori dello spogliatoio giallorosso.

Una lamentela che va avanti da mesi e che è riesplosa ieri, a poche ore dalla disfatta con il Napoli. Il primo a lanciare il grido d’allarme fu Totti nel dopo-partita di Bayern-Roma. A lui fecero eco Perrotta, Pizarro e Borriello dopo le disfatte con Basilea e Cagliari, altre notti da dimenticare. Come quella di sabato. Già negli spogliatoi dell’Olimpico c’era stato un duro confronto tra Ranieri e alcuni giocatori. Ieri, mentre una quarantina di tifosi contestavano duramente squadra e (soprattutto) allenatore, la miccia è riesplosa. «E’ vero non corriamo, non siamo ordinati. Io provo a dare tutto, ma i problemi sono evidenti», ha dichiarato Riise all’uscita del Fulvio Bernardini. Di fronte a lui una scritta sul muro: «Indegni» mentre a pochi metri Francesco Totti incontrava una delegazione composta da 5 tifosi. Il capitano ha garantito il massimo impegno, ma ha anche ammesso che «qualcosa non va». Con Ranieri? Probabile. Un confronto inedito che dipinge l’immagine una società debole, assente, costretta ad affidarsi al suo capitano per arginare e confrontarsi con poche decine di contestatori. Era lontana da Trigoria, invece, Rosella Sensi. Del resto ciò che doveva dire lo aveva detto sabato (e i toni non erano stati certo sereni) ai suoi dirigenti nell’immediato dopo partita. La sfuriata non è bastata per imporre un ritiro punitivo, ma il clima da fine di un’era ormai si percepisce in ogni angolo di Trigoria. «Ora però pensiamo alla gara di Champions (mercoledì arriva lo Shakhtar, ndr) e non a chi resta o a chi no alla Roma», ha detto Montali, l’unico dirigente con il futuro assicurato. Mentre DiBenedetto e soci, dopo aver assistito alla prestazione di sabato sera, hanno fugato ogni dubbio: Ranieri non sarà l’allenatore del futuro.