rassegna stampa roma

Roma, provaci

(Il Messaggero – U. Trani) – Paesaggio natalizio con la neve in città: il clima non aiuta la Roma. Quel meno 13 annunciato in Ucraina, cioè la previsione più pessimistica per la sfida da dentro o fuori al Donbass Arena. Ma è il...

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(Il Messaggero - U. Trani) - Paesaggio natalizio con la neve in città: il clima non aiuta la Roma. Quel meno 13 annunciato in Ucraina, cioè la previsione più pessimistica per la sfida da dentro o fuori al Donbass Arena. Ma è il meno 2 dell’andata a condizionare la gara di ritorno degli ottavi di Champions, il 3 a 2 subito all’Olimpico il 16 febbraio.

«La nostra qualità, però, è superiore. Siamo qui per giocarci le nostre chances». Vincenzo Montella, al debutto da tecnico in questa competizione, si aggrappa con convinzione ai suoi ex compagni. Il gruppo storico giallorosso che conosce bene e che secondo lui è ancora competitivo. Anche se lo Shakhtar è giovane, fresco e domina nel suo campionato. Media dell’età dei giocatori di Lucescu di poco inferiore ai 25 anni, quasi sei in meno rispetto a trentenni arrivati da Trigoria. «Allora posso giocare pure io... Se ancora vestono una maglia così importante come questa, vuol dire che se la meritano, a prescindere dalla carta d’identità. Conta, per me, chi sono: la disponibilità, il sacrificio e la voglia».La striscia stagionale dello Shakhtar di Lucescu fa paura: dal 4 luglio, 31 partite giocate e 28 vinte, con 2 pareggi e 1 sconfitta. Ma è in particolare l’imbattibilità casalinga, 54 gare di fila senza perdere mai, l’ultima volta il 22 ottobre, 0 a 1 con lo Sporting Lisbona nel vecchio impianto, l’Olimpico di qui. «E’ vero, certi numeri possono impressionare. Ma anche all’andata, a parte quei dieci minuti di follia, la Roma riuscì a creare occasioni da gol. Vuol dire che loro sono battibili, con un pizzico di fortuna all’Olimpico poteva arrivare il pari. Per questo sono sicuro che, nonostante la gara sia delicata, possiamo farcela. Ci crediamo. E io non mi sento inesperto per la Champions: essere giovane lo ritengo un complimento». Montella, uno dei 9 reduci della gara del 22 novembre del 2006 qui a Donetsk, spinge anche se stesso e riparte da venerdì scorso. «Gli ultimi quindici minuti di Lecce mi hanno dato entusiasmo: la squadra ha cercato in tutti i modi di vincere la partita e c’è riuscita. Dobbiamo ricominciare da lì. Serve attenzione, però: loro sanno colpire in contropiede, ripartendo in velocità, proprio come è successo all’andata».In palio c’è la qualificazione ai quarti e anche circa 10 milioni, utilissimi per il club che presto avrà un nuovo proprietario. Montella si ferma sull’ appuntamento. Alla vigilia qualche esperimento: il 4-4-2 con Perrotta a destra e Vucinic a sinistra e il doppio centravanti, Totti e Borriello insieme, mossa da presentare in corsa. «Meglio litigare, date retta a me. Lo ha detto pure Gattuso», il riferimento agli screzi di Lecce, quasi rissa tra Ménez e proprio Borriello. «Nell’anno dello scudetto accadde di tutto e ve lo dico perché ero dentro lo spogliatoio. La stagione successiva andavano d’accordo e abbiamo regalato il titolo. Capito?».Gian Paolo Montali, nella nuova veste di punto di riferimento del club per Banca e gruppo Usa, protegge e carica il gruppo: «Grazie ai risultati le cose sono migliorate, c’è molto ordine e siamo favorevolmente impressionati dal cambio in panchina. Montella ha portato le sue idee, una partitura nuova. E’ un giovane, ma saggio. Insomma un giovane vecchio, molto attento ai dettagli. E’ questo che fa la differenza. Non facciamo voli pindarici, ma ci presentiamo a Donetsk con la volontà di cercare la grande impresa, senza stare a pensare ai numeri dello Shakhtar ma solo a quello che accade in campo». Anche il direttore operativo non si lascia influenzare dal derby di domenica: «Ora ci pensiamo zero. Siamo concentrati solo sulla partita con lo Shakhtar». Nè vuole concedere alibi alla squadra per l’imminente cambio di proprietà: «In questi giorni non cambierà nulla, la trattativa è già in corso da tempo. A noi interessa solo la vittoria sportiva e non a che punto sia la negoziazione».All’ora del match, 21,45 locali, si dovrebbe alzare la temperatura: meno 6-7 (farà più freddo a metà giornata). Studiate alcune precauzioni. Una crema riscaldante aiuterà i muscoli dei giocatori giallorossi nel freezer di Donetsk. Molti indosseranno scaldamuscoli e scaldacollo, guanti e calzamaglie. Frutta tra i due tempi, riscaldamento più lungo, già nella pancia del Donbass Arena. Intanto, ieri mattina, l’Uefa ha sostituito l’arbitro inglese Atkinson, indisponibile per un forte attacco influenzale, con il connazionale Webb, direttore di gara della finale mondiale Spagna-Olanda, nel luglio scorso a Johannesburg.