rassegna stampa roma

Roma e Inter, più di una Coppa

(Libero) – Il punto è che la Coppa Italia in sé rischia perfino di passare in secondo piano, Roma e Inter, al solito, si ritrovano di fronte in primavera sulla strada di un trofeo, ma in realtà a partire dalla sfida di Martedì sera...

Redazione

(Libero) - Il punto è che la Coppa Italia in sé rischia perfino di passare in secondo piano, Roma e Inter, al solito, si ritrovano di fronte in primavera sulla strada di un trofeo, ma in realtà a partire dalla sfida di Martedì sera all'Olimpico, semifinale d'andata per la coccarda tricolore, si giocano molto di più.

E non certo perché si disputano la chance di centrare (in una finale con Milan o Palermo, in campo mercoledì al Meazza) l'unico traguardo ancora alla portata,evitando di chiudere senza nulla in bacheca la seconda stagione di fila i capitolini, quella del post triplete (con l'aggiunta di Supercoppa Italiana e Mondiale per club) i meneghini. In ballo c'è una parte di futuro, rivincere significa dare un segnale forte, all'ambiente in primis, soprattutto i padroni di casa, lontani, forse troppo, da un posto in Champions (sette punti di distacco dalla Lazio a cinque giornate dal termine del campionato) e alla disperata ricerca di un... biglietto da visita per la nuova proprietà, ma anche gli ospiti, che vedono di colpo a rischio il loro stesso piazzamento nell'Europa che conta, hanno un assoluto bisogno di riscatto dopo aver gettato alle ortiche in due settimane praticamente tutto. Su due rose forse senza più risorse pende infatti la spada di Damocle di una rifondazione che inevitabilmente smonterà giocattoli comunque vincenti, senza dimenticare che nell'immediato futuro di giallorossi e nerazzurri ci sono le incognite della guida tecnica, con Montella e Leonardo ben lontani dall'essere sicuri della riconferma. E al momento topico vengono pure meno due dei protagonisti, in momenti opposti, dell'annata che volge al termine, capitan Totti, trascinatore a suon di gol e prestazioni del girone di ritorno romanista, squalificato, e Eto'o (caviglia in disordine), a secco da sei partite ma autentica ancora di salvezza da settembre al fatidico Aprile. Due che hanno nascosto le magagne, insomma. Magagne che all'Olimpico andranno risepolte, in attesa di tempi migliori. Come dire, quando una bistrattata Coppa, una volta di più, ha un valore che va alle stelle...