(Il Romanista - V.Meta) Otto nazionali da una parte e cinque dall’altra, il primo posto più che saldo nel girone C, la seconda piazza a pari merito con Torino e Juventus nel gruppo A: Roma e Fiorentina si presentano alla grande notte di domani all’Olimpico dopo un weekend di campionato che le ha viste impegnate entrambe in trasferta.
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Roma e Fiorentina, il meglio
(Il Romanista – V.Meta) Otto nazionali da una parte e cinque dall’altra, il primo posto più che saldo nel girone C, la seconda piazza a pari merito con Torino e Juventus nel gruppo A: Roma e Fiorentina si presentano alla grande notte di...
La squadra di De Rossi non è andata oltre il pareggio a reti bianche in casa del Napoli, ma il tecnico ha potuto approfittare del rassicurante margine di vantaggio sulla seconda in classifica (la Lazio, tornata a -8 dopo il successo sul Pescara) per far riposare ben otto titolari. Senza Sabelli, Antei, Mladen, Frascatore, Florenzi, Viviani, Caprari e Montini, la Roma ha gestito le energie e portato in panchina due ’94, Cittadino e Rosato, che ha pure esordito nel finale. Un punto che cambia poco in chiave classifica (i giallorossi sembrano proiettati verso la vittoria nel girone e la relativa qualificazione diretta alle finali scudetto) e che ha consentito al tecnico di verificare le condizioni di chi ha giocato meno. Diverso il discorso in casa viola. La squadra di Buso era obbligata a vincere per non rischiare di restare indietro nella corsa al secondo posto (il Genoa capolista è lontano undici punti) con Torino e Juve. Ci è riuscita sul campo del Piacenza, nonostante il tecnico avesse tenuto a riposo tre titolari, il terzino destro Piccini e i centrocampisti Acosty e Agiey e a partita in corso avesse dato spazio anche agli Allievi Alan e Magheri. A decidere è stato un rigore procurato da Matos e trasformato da Iemmello, dopo che un altro tiro dal dischetto, sempre su Matos, era stato fallito da Carraro. L’operazione finale è scattata ufficialmente ieri, quando al Trigoria e alle Caldine sono ripresi gli allenamenti. Ivalori in campo domani sera all’Olimpico sono di livello assoluto da una parte e dall’altra: la Fiorentina ha vinto lo scudetto Allievi due anni fa (peraltro proprio contro i ’92 giallorossi), la Roma l’ha conquistato lo scorso anno e nella finale di Arco di Trento ha battuto i ’93 viola. L’1-1 dell’andata lascia tutto aperto. In attesa della grande sfida, mettiamo a confronto le due contendenti reparto per reparto.
Difesa:Tanti romanisti in azzurro Camporese già in serie A. Venticinque gol incassati la Roma, ventitré la Fiorentina. I numeri dicono chela difesa non è esattamente il punto di forza della squadra di De Rossi e Buso. Solo i numeri però, perché i difensori in rosa da una parte e dall’altra sono quasi tutti nazionali, a cominciare dai portieri: Pigliacelli è un punto fisso dell’Under18, il suo omologo viola Seculin, fuori quota classe ’90, è stato il primo a raggiungere l’Under 21, poi persa in favore dell’ex juventino Pinsoglio (ora al Viareggio). L’ex bambino prodigio Federico Masi è titolare nell’Under20 di Francesco Rocca, mentre Michele Camporese, dopoi Mondiali Under 17 nel 2009 in cui è anche andato a segno contro la Corea, in questa stagione ha bruciato le tappe raggiungendo prima squadra (eprimo gol a Palermo) e Under21. «Se mi richiamano in Primavera per dare una mano aicompagni, lo faccio volentieri» diceva dopo l’amichevole con l’Inghilterra. Suo coetaneo è il terzino destro Cristiano Piccini, classe ’92 ed esordiente in A un paio di settimane dopo di lui, già nazionale Under 19. Completa la linea Luca Bittante,classe ’93. Nella Roma, l’unico che a Coverciano si ostinano a ignorare è Luca Antei, la rivelazione dello scorso campionato, il primo in giallorosso dopo aver lasciato ilTor di Quinto. Ha ritrovato da poco l’azzurro dell’Under 19 Paolo Frascatore, autore dell’1-1 a Firenze, mentre il ’93 Stefano Sabelli si è ripreso la 18 da un paio di mesi e nell’ultimo stage si è tolto la soddisfazione di fermare Alessandro Matri. Nel giro dell’Under 18 c’è anche Alessandro Orchi, non ancora titolare nella Roma, dove è chiuso da Sebastian Mladen, nazionale romeno Under 21.
Centrocampo: Certezza Florenzi-Viviani Taddei il regista violaFino al cambio di modulo varato da Buso qualche mese fa, Roma e Fiorentina hanno giocato con uno speculare 4-2-3-1, con due registi davanti alla difesa. Poi però il tecnico viola è passato al 4-3-3, arretrando sulla linea dei difensori Piccini così da recuperare le geometrie di Max Taddei, classe ’91 con un’esperienza al Gubbio e uno degli intoccabili di Rocca in Under 20. È lui il cervello della Fiorentina, affiancato dai giganti Agiey e Salifu, ghanese arrivato a Firenze lo scorso gennaio dal Vicenza che ha soffiato il posto al brasiliano Matos (vecchia conoscenza dei ’93 della Roma che negli Allievi lo hanno affrontato quattro volte).Quanto alla Roma, la regia è saldamente nelle mani dell’affiatata coppia formatada Alessandro Florenzi e Federico Viviani. Il primo, che da novembre è stato sempre convocato da Rocca in Under20, ha alle spalle una trasferta in campionato, visto che Montella se l’è portato a Lecce. Viviani, esordiente in Under 19 giovedì scorso a Viterbo, ha già respirato l’aria dell’Olimpico,visto che era in panchina contro il Parma e con ogni probabilità sarebbe anche entrato se i gialloblù non avessero pareggiato il doppio vantaggio della Roma. «Eh, c’ho sperato... - ha ammesso Federico -, ma spero che l’esordio sia solo rimandato». Tanto lui quanto il capitano sono stati tenuti a riposo nell’ultimo turno di campionato, anche per via della vicinanza della felice parentesi azzurra. All’andata a Firenze entrambi furono protagonisti di una partita esemplare, fatta di corsa e sacrificio contro avversari fisicamente più forti. Ora aspettano il secondo round.
Attacco: Pettinari l’arma in piùPer Buso ipotesi Babacar Due anni dopo la finale scudetto Allievi, potrebbe essere ancora Pettinari contro Babacar. Il condizionale è d’obbligo, perché se il romanista è da ieri adisposizione di Alberto De Rossi e domani sarà quasi certamente della partita, sulla presenza del gigantesco senegalese (è nato nella stessa città di Dieme) sono circolate soltanto voci. Vederlo all’Olimpico è difficile ma non impossibile, le convocazioni di oggi diranno una parola definitiva. Certo la sua presenza sposterebbe moltonegli equilibri del match. La Roma da parte sua può contare sul miglior attacco d’Italia (63 gol in 21 partite,ben 26 più dei viola) e l’innesto di Pettinari andrebbe a rinforzare un reparto già fortissimo: Montini da quando è tornato ha ripreso a segnare con regolarità (e a Firenze l’ha fermato solo il palo), Caprari ha coronato un periodo di forma strepitoso (due gol nel derby, tre al Viareggio)con l’esordio in prima squadra a Donetsk ed è ormai un punto fisso dell’Under 18 al pari di Piscitella e Ciciretti, tornato trequartista dopo una grande stagione a centrocampo con gli Allievi. E poi c’è Dieme, che i suoi gol li ha sempre fatti e all’occorrenza può metterci il fisico. Nella Fiorentina, salvo la guest star Babacar, sarà lo svizzero Haris Seferovic, campione del mondo Under 17 e a segno mercoledì con l’Under 19 svizzera, a prendere il posto dello squalificato Iemmello. Accanto a sé avrà sicuramente Federico Carraro, capocannoniere del campionato Primavera, nazionale Under 19 e autore di una prodezza all’andata. Il tridente sarà completato dal gigante Boadu Acosty, schierato all’ala destra.
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