(Gazzetta dello Sport-A.Catapano) La cinquina ha lasciato il segno, la Roma lascia Milano con una faccia piena di schiaffi. Malmenata, rintronata, abbattuta. E’ stata una gara di schiaffoni, a chi lo dava più forte, a chi riusciva a piazzarlo meglio.
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Roma che guaio
(Gazzetta dello Sport-A.Catapano) La cinquina ha lasciato il segno, la Roma lascia Milano con una faccia piena di schiaffi. Malmenata, rintronata, abbattuta. E’ stata una gara di schiaffoni, a chi lo dava più forte, a chi riusciva a piazzarlo...
A mano aperta e a mano chiusa, senza risparmiarsi. In palio non c’erano soltanto tre punti, ma il ruolo di anti-Milan, a questo punto del campionato più o meno come giocarsi la strada di casa. L’Inter aveva la mano pesante e alla lunga ha prevalso. La Roma non si è tirata indietro, ha accettato la sfida, le ha prese, le ha date, le ha riprese, ha terminato l’incontro piegata in due, ma senza arrendersi. Un’ora e mezza di calcio e rissa, schiaffi e ricami, cazzotti e gol. Una battaglia, e però bisognava saperlo che chi mena per primo mena due volte. Lo dice anche il proverbio. Naturale che alla fine vincesse l’Inter, che si era portata avanti con quello schiaffone di Sneijder.
Guanti bucati Peccato. Perché la banda sembrava particolarmente agguerrita. Borriello era una furia, Simplicio colpiva e scappava, Menez saltellava con la leggiadria di Ali, e Vucinic non abbassava mai lo sguardo. Chissà, forse, se Julio Sergio non si fosse presentato con i guanti bucati... «Ho sbagliato -ammette onestamente negli spogliatoi -, su Eto’o ho reagito tardi, lui è stato velocissimo. Poi ho cercato di rimediare con un paio di parate difficili nella ripresa. Comunque mi do 5 in pagella» . Onesto, Julio. «Devo migliorare, lo dico sempre. E’ tutta la squadra che può fare meglio di questa sera, abbiamo tenuto botta solo per un tempo» . Già all’intervallo, la Roma aveva una faccia così, ma almeno ancora la forza di rialzarsi e la speranza di recuperare il punteggio. «Poi, il terzo gol ci ha piegato le gambe -racconta ancora Julio Sergio -Dobbiamo imparare da questa sconfitta, e crescere se vogliamo dire la nostra in questo campionato. Stavolta è mancato il carattere. Il discorso scudetto? Non si chiude qui, ci sono ancora tante partite, ci proveremo fino alla fine» .
C’è Loria Giusto provarci, ma guardare la classifica oggi può fare più male della cinquina presa dall’Inter: settimo posto, fuori dall’Europa, a dieci punti dal vertice, con una partita da recuperare, ma a Bologna, mica facile. «E invece quella sfida diventa determinante -ancora Julio Sergio -, possiamo tornare quarti, dobbiamo farlo» . A togliere il sonno, oltre ai dolori, pure i pensieri. Senza Mexes e Burdisso, chi marcherà Cavani? «Abbiamo ritrovato Loria, stiamo tranquilli» , giura Borriello. Rintronato, pure lui. Del resto ha preso una bella cinquina.
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