rassegna stampa roma

Roma assurda

(Il Messaggero-U.Trani) La prima sconfitta di Montella, tecnico emergente, è dunque più amara del previsto. Una figuraccia così, proprio in vista del cambio di proprietà, fa male. Ancor di più nella settimana che porta al derby.

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(Il Messaggero-U.Trani) La prima sconfitta di Montella, tecnico emergente, è dunque più amara del previsto. Una figuraccia così, proprio in vista del cambio di proprietà, fa male. Ancor di più nella settimana che porta al derby.

Il grande gelo è qui. Il Donbass Arena si scalda subito, sventolando bandierine arancioni, la Roma entra in campo e mezza squadra si protegge con le calzamaglie nere: Doni, De Rossi, Taddei, Perrotta e Borriello. Pizarro si limita a coprire solo il ginocchio destro dolorante. Riise, invece, è in maniche corte, norvegese senza paura del raffreddore. Montella chiede ai suoi giocatori, infischiandosene del clima, di scoprirsi.

L’atteggiamento è abbastanza spregiudicato, almeno nelle intenzioni, anche se dalla panchina insiste per non perdere l’equilibrio. Linee, comunque, altissime, a cominciare da quella difensiva. Sui rinvii di Doni, palla non giocata sui terzini ma a scavalcare il centrocampo dello Shakhtar. L’intenzione è di non perdere palla nei pressi della propria area di rigore per non concedere il contropiede breve ai veloci e tecnici attaccanti avversari, i quattro brasiliani del rombo offensivo di Lucescu già protagonisti all’andata. Totti è in panchina e ci resterà sino alla fine: il centravanti è Borriello, più utile per la profondità. Ma la mossa non pagherà. Come spesso accade nel calcio, ogni strategia può essere ribaltata da un semplice episodio. La Roma prende gol a difesa piazzata, dopo un corner corto: Willian, a sinistra, va al cross che è anche debole, con Pizarro che non interviene, e appoggia sul primo palo. Hubschman di tacco infila l’angolo lontano, facendo passare il pallone tra Doni e Borriello che è in ritardo: 1 a 0 al diciottesimo, anche se il mediano è in fuorigioco. La Roma è ancora in partita. Su corner di Pizarro e rimpallo favorevole, Taddei ha sul destro la palla del pari, ma svirgola. Sempre dalla bandierina il cileno, Mkhitaryan placca Borriello in area. Webb concede il rigore, Pyatov però intuisce la conclusione abbastanza scontata del centravanti e respinge al ventottesimo. Quattro minuti più tardi, con la Roma frastornata per l’errore di Borriello, black out parziale al Donbass Arena e gara sospesa per tre minuti: metà delle luci si spengono, Webb decide di proseguire. Taddei non approfitta di nuovo di una chance d’oro e i giallorossi pagano con il contropiede che costa il secondo giallo a Mexes, sempre per un interventino al quarantunesimo nemmeno paragonabile allo sgambetto a palla lontana, commesso diciassette minuti prima e quasi da rosso. E si riaccendono tutte le luci: lo Shakhtar vola verso i quarti. In inferiorità numerica, dopo l’ottava espulsione stagionale, Burdisso passa al centro, Taddei diventa terzino e, nel 4-4-1, Perrotta è l’esterno destro. Non è serata per Borriello: su cross di Taddei da destra, a fine tempo si pappa di testa un gol grande come una casa, colpo di testa in solitudine appoggiato tra le braccia del portiere. Nel recupero De Rossi molla una gomitata a Srna, da rosso diretto (e rischio prova tv da 3-4 giornate), Webb e l’assistente Kirkup non se ne accorgono e ammoniscono il capitano dello Shakhtar per le proteste.

Rosi per Taddei dopo l’intervallo, anche pensando alla Lazio. Borriello ci prova di sinistro: Pyatoiv in angolo. Ma arriva presto il raddoppio di Willian, destro a giro sul palo più distante, al dodicesimo. Pizarro e Perrotta si accaniscono su qualche avversario. Montella risparmia Vucinic per il derby: dentro Brighi. Nel finale il debutto del diciottenne Caprari: fuori Perrotta. Rosi sbaglia l’appoggio verso Doni, per Eduardo, al quarantaduesimo, è facile calare il tris, come per la Roma il sipario sulla Champions, da riconquistare in campionato.