rassegna stampa roma

Rincorsa congelata

(Il Messaggero – U.Trani) Ore 15,26 (e tre secondi): la neve ferma la rincorsa della Roma. Solo 16 minuti al Dall’Ara, in un clima da Bianco Natale, e tutti a casa. Il secondo corner della gara, ancora per il Bologna, non si batte.

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) Ore 15,26 (e tre secondi): la neve ferma la rincorsa della Roma. Solo 16 minuti al Dall’Ara, in un clima da Bianco Natale, e tutti a casa. Il secondo corner della gara, ancora per il Bologna, non si batte.

L’arbitro Banti di Livorno chiama i capitani-amici Di Vaio e Totti e fischia tre volte. Partita iniziata, dieci minuti in ritardo, subito sospesa e rinviata (ultima volta per i giallorossi: gara con la Sampdoria all’Olimpico il 29 ottobre 2008, ma per colpa della pioggia).

La prima data libera per il recupero è il 23 febbraio, visto che la Roma che il mercoledì precedente, il 16 febbraio, giocherà all’Olimpico l’andata degli ottavi di Champions contro lo Shakhtar Donetsk. Ma l’intenzione del club giallorosso, proprio per i tanti impegni di questo periodo, è di giocarla più avanti.

La Lega è contraria (pressata dalla maggior parte dei club), ma non può fare un nuovo sgarbo al vicepresidente vicario Rosella Sensi. Si è appena lamentata dello slittamento dei quarti di Coppa Italia (giovedì scorso, in notturna a Torino e proprio prima di questo viaggio). Di notte, la nevicata fatale. Prevista dalle informazioni meteo, tant’è vero che il Bologna si organizza e piazza i teloni sul campo di gioco evitare un nuovo rinvio (sarà il quarto in due anni) dopo quello del 28 novembre scorso, partita con il Chievo (arbitro Guida).

Le condizioni del terreno di gioco erano proprio le stesse di ieri, solo che a fine novembre sugli spalti non era possibile salire. Neve abbondante, molto più che in questa circostanza, e senza pause. Stavolta, invece, ha smesso di nevicare per più di un’ora, prima dell’inizio e proprio per questo la partita ha preso il via. A mezzogiorno il vicequestore Grazioso e il direttore dello stadio Vignoli, erano contrari a farla iniziare: «Non c’è la sicurezza per gli spettatori» la sintesi del vertice all’interno dello stadio. Non basta il sale sparso sulle gradinate.

Ma alle ore 12,15 non nevica più. E la Roma spinge per giocare. Tolti i teloni un’ora dopo (in precedenza liberati dal manto bianco), solo verso le 14 ha ripreso a nevicare. Venti minuti e le squadre sono in campo per gli esercizi di riscaldamento. Intanto vengono pulite, con macchine spara-aria calda, le righe, poi verniciate di rosso per essere visibili. Il sopralluogo decisivo alle ore 15,03: Di Vaio e Totti si affacciano con Banti dal tunnel degli spogliatoi. Pochissimi gli spettatori. Il Dall’Ara sembra uno stadio di hockey, non di calcio. La palla gialla rimbalza una volta e bene. Basta così, si gioca. Nel riscaldamento si ferma Borriello: indurimento ai muscoli della schiena. Andrà in tribuna, dove si era accomodato già Menez che si presenta in panchina.

Accanto a Totti, dall’inizio, parte Vucinic che farà l’unico tiro, tra l’altro finito a lato. Inizio posticipato alle ore 15,10, ovviamente sotto la neve (e non solo sopra). Banti chiede agli allenatori di monitorare la situazione e di contattarlo, in caso di peggioramento, tramite il quarto uomo Peruzzo. Fermati, intanto, ai cancelli, gli spettatori ritardatari: troppo pericoloso salire in tribuna.

Il Bologna attacca, De Rossi dopo una decina di minuti prova uno scatto ma si accorge di non trovare più l’equilibrio. Si volta di scatto e urla verso la panchina: «Ci facciamo male». Ranieri, sollecitato anche dal quarto uomo, va a parlare con Malesani. «Per me si può interrompere» fa il tecnico giallorosso. «Va bene» la risposta di Malesani. Peruzzo avverte Banti che non fa battere l’angolo al Bologna. Convoca i capitani. Per far sentire loro il triplice fischio. Doccia e giallorossi in fretta alla stazione.

Niente aereo, ma Frecciarossa per Termini. Salteranno il recupero (si ripartirà dal 16°) i quattro squalificati del Bologna: Moras, Portanova, Perez e Gimenez. Malesani non potrà schierare un nuovo acquisto, a prescindere dal fatto che sia sceso in campo nella terza giornata di ritorno. Dal Chievo, può arrivare Granoche, ma i giocatori in lista potranno essere solo quelli tesserati fino a ieri prima del fischio d’inizio.