(Il Romanista-C.Zucchelli)E’ stato più difficile preparare questa partita così importante rispetto ad altre, viste le ultime prestazioni dove avete raccolto solo un punto in tre gare?
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Ranieri:”Siamo carichi. E qui nessuno vuole mollare”
(Il Romanista-C.Zucchelli) E’ stato più difficile preparare questa partita così importante rispetto ad altre, viste le ultime prestazioni dove avete raccolto solo un punto in tre gare?
No, non è stato difficile. Siamo professionisti e sappiamo che si può vincere come perdere. I ragazzi sono carichi, vogliono far bene. Sono molto fiducioso.
Pizarro non è stato convocato, perché? Ho parlato con lui questa mattina e mi ha detto che non si sente pronto, mi ha detto "ancora una settimana" e quindi sarà pronto per il Parma. Se tutto va bene. Volevo chiederle se questa è la partita per lei più difficile visto il rincorrersi delle voci.
Si è parlato di Vincenzo Montella al suo posto. Le chiedo se è difficile andare avanti con queste voci? E se dovesse perdere rischierebbe di essere rimosso? L’allenatore è come il marito, è l’ultimo a saperlo, non chiedetelo a me se viene Montella. Questi sono gossip romani fatti solo per amore della squadra. Mi aspetto una partita molto bella. E’ Champions League. Ricominciamo contro un’ottima squadra. Contro Lucescu che conosco bene e con molto piacere che rivedo. Lo Shakhtar è una signorissima squadra. Chi è stato facile a dire "ah meno male che c’è lo Shakhtar" si ricrederà. E a me domani mi si chiederà : "Sorpreso?". No, io so che dobbiamo fare una grandissima partita.
C’è ancora entusiasmo? Io ho tanto entusiasmo e l’entusiasmo me lo danno i giocatori. Se volete parlare di gossip chiedetelo a Philou se ci sono problemi. Mesi fa ho chiesto alla squadra: "se c’è problema vado via?". Mi hanno detto di no. Tutto il resto è gossip vero. Stiamo bene insieme, facciamo bene facciano male e vogliamo lottare da un anno e mezzo. E’ il momento cruciale della stagione, lo sappiamo e non ci tiriamo indietro.
Allora forse la Champions arriva in un momento giusto per ritrovare gli stimoli? Non è che la squadra non avesse gli stimoli prima. E’ sbagliato dire questo. Stiamo lottando per riprenderci posizioni importanti. La battuta di arresto con il Napoli si è sentita. Dobbiamo ripartire. C’è stata una squadra che ha giocato meglio della Roma e bisogna riconoscerlo. Ci sono due partite importantissime e ce le giochiamo come sappiamo.
Il presidente ha incontrato i giocatori ma non lei? Il presidente ha tanta fiducia in me che non ha avuto la necessità di parlarmi. Ha avuto la necessità di parlare col vecchio gruppo, coi quattro capitani. E’ stata una bellissima cosa, bello che abbia incontrato i giocatori. E’ stata importante per tutti quanti. Ha fatto sentire il suo calore alla squadra. Normale, ma doverosa: una bella iniziativa. Già l’aveva detto da Brunico: il turnover è un problema? Perché avevo esperienza in questo. Se metti in discussione il campione si sente sminuito e invece non è così, e questo non si digerisce in quattro e quattr’otto. Nella mia carriera già mi ero trovato con giocatori che non avevano mai fatto il turnover, poi hanno cambiato squadra e facendolo sono riusciti a sopportare meglio il fatto di non essere sempre titolari. Il turnover va digerito, le grandi squadre ne hanno necessità. Lo so perché ho venti anni d’esperienza. C’è chi lo digerisce chi di meno. Anche Philou non era contento quando non giocava, ma poi ha capito, così è tornato in Nazionale, il giocatore che conoscevamo. Lui l’ha digerito bene, altri no.
Vicino a lui Mexes conferma le parole del tecnico circa il chiarimento avvenuto mesi fa all’interno del gruppo.
Ranieri interviene: La mia serenità è data proprio da questo. Sappiamo che stiamo attraversando una stagione particolarissima. A loro ho detto dovete essere tutt’uno e gliel’ho detto. Se non avete fiducia in me ditemelo subito, perché è una stagione delicatissima; l’allenatore non è stato rinnovato, è normale che tutte queste questioni influiscono! Noi non possiamo andare dietro a tutte queste cose, viene Montella, viene Antonello, viene Pasqualino… Non è un problema per me, io faccio il mio lavoro. Voi dovete cavalcare la notizia, chi cia’ l’amico, chi si fa sponsorizzare, ma tutto è normale. C’è la società che sta per essere venduta, la banca che sta gestendo, un socio che sta entrando, come fanno? Tutto questo fa gossip. Non è un problema per me. Io so che faccio il mio lavoro con amore e passione, poi posso sbagliare, questo è calcio, calcio serio. Dobbiamo gestire al meglio il tutto, allora avremo fatto un ottimo lavoro.
La gerarchia dei portieri è immutata? Sì, sì. Domani vedrà chi gioca tra Lobont e Doni. Ah, ah (ride, ndr). Gioca Doni.
E’ disponibile ora Totti per giocare tutta la partita? Certo, ha fatto qualche allenamento in più.
Julio Sergio, che problema ha? Ha male alla caviglia non al polpaccio, è dolente e quindi non l’ho preso in considerazione.
Un suo giudizio sul comportamento di Rosi con il Napoli? La squalifica è giusta? Inqualificabile, già l’ho detto dopo la gara di sabato. Accettiamo la decisione del giudice. Ci penserà la società.
La situazione societaria... Non voglio scusanti. Io so che in un discorso generale ci sono delle problematiche. Ma se parliamo di calcio dobbiamo dire tutto. Avete visto quello che ha detto lui (Mexes, ndr), deve rinnovare il contratto, e così è per altri, che chiedono, che vogliono sapere. Lo spogliatoio ha un equilibrio impercettibile, è il calcio. A volte rifai la stessa cosa che è andata bene una volta e stavolta non va. Nel calcio c’è di tutto e c’è anche questo, ma noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada.
all’inizio ha detto che questa era una stagione da soffrire, poi le cose sono migliorate. Ora? Ma io a volte lancio dei segnali. Parlo a voi ma anche alla squadra. Adesso dobbiamo far punti, è un campionato strano. Ho sempre detto che voglio fare un punto in più dell’anno scorso perché così vinciamo lo scudetto. Certo siamo in forte ritardo e non posso illudere nessuno, anche perché ai ragazzi devi prospettare qualcosa che sia possibile, altrimenti, appunto, è un’illusione. Ma come carattere mio e della squadra, non molliamo. Certo che però le cose ci devono venire dalla nostra parte, sennò non ce la facciamo.
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