rassegna stampa roma

Ranieri: Poteva essere decisivo

(Corriere dello Sport-G.D’Ubaldo) Claudio Ranieri cerca di na­scondere la sua delusione. La Roma sembrava avere in pugno la vittoria. Poi nella ripresa il ‘ suicidio’ agonistico. Il cambio tra Mexes e Juan ha deciso il ri­sultato.

Redazione

(Corriere dello Sport-G.D’Ubaldo)Claudio Ranieri cerca di na­scondere la sua delusione. La Roma sembrava avere in pugno la vittoria. Poi nella ripresa il ' suicidio' agonistico. Il cambio tra Mexes e Juan ha deciso il ri­sultato.

Ranieri non sa darsi pace e l'uti­lizzo di Totti solo nei minuti di recupero acuisce il disagio del capitano e di que­sto l'allenatore dovrà tenerne conto. Co­mincia la sua analisi dal cambio fatale: «Mexes è dovuto uscire per infortunio, il medico mi ha detto di non rischiare. A me sembrava stesse bene, ma se il medi­co mi dice così evidentemente l'allarme era altissimo. Peccato per gli errori di Juan, nella sua grande carriera errori del genere non li ha mai commessi e mai li commetterà più. Ma può capitare. La partita è stata decisa dagli episodi negativi. Stavamo giocan­do bene, poi quei due erro­ri hanno ribaltato il risul­tato. Ma sono cose che ca­pitano. Volevamo cambia­re il trend delle partite in trasferta e invece anche questa volta è andata ma­le. Peccato, perchè nel rendimento in casa siamo primi in classifica. Co­minceremo il girone di ri­torno con più voglia e più rabbia. Ma lotteremo fino alla fine e dob­biamo trovare più continuità per rientra­re in corsa. Il campionato si deciderà al­l'ultima giornata e noi vogliamo esserci» . IL CAPITANO -Fa molto discutere l'utilizzo di Totti negli ultimi quattro minuti. Ra­nieri all'inizio cerca di giustificarsi:«Pensavo che mancassero tre minuti più recupero. Quando l'ho fatto entrare gli ho detto: 'Mi basta una tua giocata per riprendere la partita'. Purtroppo non è andata così. Io chiedo alla mia squadra di provarci fino alla fine e tutti devono farlo. Ma non credo che sia stata una mancanza di stima da parte mia, anzi è una forma di rispetto. Non l'ho inserito prima perchè gli altri tre stavano cor­rendo come pazzi, appena si è riscalda­to l’ho fatto entrare. Lui è il nostro capi­tano e il punto di riferimento, sta facen­do la sua parte e quando entra ce la met­te tutta». Ieri ha portato in panchina an­che De Rossi, per dare un segnale preci­so alla squadra. Nessuno può sentirsi sicuro del posto. Una vittoria avrebbe fa­cilitato il suo lavoro:« Peccato perchè Vucinic aveva segnato un gran gol e la nostra difesa a parte quei due errori non ha mai sofferto. Fa rabbia andare via senza neanche un punto dopo una parti­ta così ». Senza De Rossi ha affidato la guida del centrocampo a Greco. Non ha rimpianti:« Non è stata una mossa diffi­cile. De Rossi non era pronto. Era la scelta più logica e Greco si è ben comportato. E' un giovane sul quale credo ». RIMONTA -Ci vorrà una ri­monta come quella della passata stagione per spe­rare di rientrare in corsa per lo scudetto:« No, non viviamo solo di ricordi. Ora è un'altra storia, met­tiamo da parte quello che abbiamo fatto un anno fa, non dobbiamo restare an­corati a quella rincorsa ». Ieri ha giocato con tre punte, con Vucinic e Me­nez larghi e Borriello al centro:«La Ro­ma può giocare in vari sistemi. In questo modo Vucinic e Menez possono partire larghi, stringere e cambiare campo. Pos­sono fare quello che vogliono con Bor­riello al centro ». Con la Samp lo scorso anno si interruppe il sogno scudetto, ie­ri a Marassi la Roma può aver abbando­nato le speranze di riagganciare il Mi­lan. Ranieri è fatalista:« Sì, ma l'anno scorso dopo quella lunga serie positiva poteva starci un passo falso. Noi il cam­pionato lo abbiamo perso con il Livorno, che ci ha lasciato un solo punto in due partite. Non sento la sconfitta della Samp come quella che ci ha fatto perde­re lo scudetto».