(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - Claudio Ranieri è tornato a parlare della Roma in un'intervista rilasciata a 'L'Espresso' in edicola oggi. Ecco alcuni passaggi. Rinnovo contrattuale.
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Ranieri: «Anarchia nello spogliatoio Pizarro non mi guardava negli occhi»
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – Claudio Ranieri è tornato a parlare della Roma in un’intervista rilasciata a ‘L’Espresso’ in edicola oggi. Ecco alcuni passaggi. Rinnovo contrattuale.
« Sia la Sensi sia gli uomini di Unicredit me lo avevano proposto. Non è stato possibile, ma a me interessava relativamente. Sarebbe stata soprattutto un segnale diretto alla squadra: quando venti persone sanno che sei in bilico per mantenere armonia generale serve saldezza d'animo ». Perchè è saltato il progetto. « Le troppe voci, le false notizie, forse arriva questo, forse quello, domani firma Angelini, poi Angelucci, poi la notizia dello sbarco americano ha propagato il caos definitivo. La macchina è finita fuori strada e poi si è fermata ».
TOTTI E LO SPOGLIATOIO - I mugugni dei giocatori. « Ci sono state reazioni che andavano punite, calci alle borse, musi lunghi, labiali in diretta tv da sanzionare per dare un esempio. Non è accaduto e si è fornito il lasciapassare all'anarchia. Non sono un personal trainer, alleno 25 persone. Un’infinità di litigi in campo. Non aggiungerei altro. L'anno scorso eravamo uniti, poi lo scenario è mutato ». Su Totti: « I quattro minuti di Genova li rifarei, era influenzato. Gioca chi è in forma e Totti è un campione che in un minuto può cambiare volto e senso a una partita. Comunque non abbiamo mai litigato. Francesco è la bandiera della Roma e nello spogliatoio è probabilmente molto più solo di quanto non appaia ». Sugli infortuni di Pizarro: « David da tempo aveva problemi al ginocchio. Più lo difendevo, dandogli il tempo di guarire, più trovavo insinuazioni continue sui giornali. Siccome non sono un'idiota l'ho preso molte volte da parte: hai dei problemi con me? Risposta: No mister, nessun problema. Non mi guardava mai negli occhi. Io sono diverso, per me la sincerità è fondamentale ».
PREPARAZIONE - Marco Borriello, spiega, Ranieri, « voleva giocare sempre, ma non è che nel Milan fosse costantemente titolare. Lo faccio partire dal 1' con il Napoli e non vede un pallone, due giorni dopo analizziamo la gara, glielo faccio notare e mi risponde: Ero stanco mister, venivo da tre partite consecutive. Allora non capisco, forse sono tardo io: se sei stanco perché dovrei farti giocare anche la quarta e la quinta partita consecutiva? ». Difende la preparazione atletica: « Era semplicemente avveniristica, ma quando non conosci l'argomento, sproloqui per convenienza, malafede o pigrizia. Capanna è un luminare, gli hanno attribuito anche il premio di categoria. Penso che questa squadra non ha bisogno di altri alibi, deve vincere tirando fuori tutto meno le scuse, altrimenti non ne usciranno e il mio gesto si rivelerà del tutto inutile ». Di Burdisso dice: « E' tra quelli che mi è rimasto nel cuore. Un giorno parlai con la squadra: 'Ho una convinzione, si gioca bene in base a come ci si allena, e lui pronto: 'o mister, si gioca come si vive. Burdisso non si nasconde, ti guarda negli occhi sempre ». Nessun commento, per ora, della Roma.
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